La sottosegretaria Barbara Floridia: "Lo Stato sostiene chi denuncia il racket"
"Trent'anni fa veniva ucciso dalla mafia, a Palermo, l'imprenditore Libero Grassi, per essersi ribellato al racket del 'pizzo'. Libero, di nome e di fatto, come ricordano coloro che oggi celebrano il suo coraggio al grido di "Libero Libero", insieme ai familiari. Di coraggio, Libero ne ha avuto tanto. Ma fu lasciato solo da chi doveva tutelarlo. Ancora oggi, in Sicilia e nel resto d'Italia, non è facile dire di no ai ricatti delle mafie. La paura di ritorsioni, l'isolamento che a volte si subisce dal territorio, richiedono molto coraggio. Tuttavia i tempi sono cambiati, proprio grazie all'esempio di Libero Grassi e di sempre più imprenditori che, dopo di lui, scelgono ogni giorno di non piegare la testa davanti alle mafie e di denunciare i tentativi di estorsione". Lo afferma, in un post su Facebook la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia. "Denunciare - aggiunge - conviene. Chi denuncia, oggi, riceve il sostegno dello Stato e della grande maggioranza dei cittadini. Come consumatori possiamo sostenere gli imprenditori che pubblicamente hanno dichiarato di aver denunciato, scegliendoli per i nostri acquisti quando possibile. Sogno un giorno in cui la nostra regione e l'intero Paese siano liberi dalla piaga del racket. Quando quel giorno arriverà, dovremo ringraziare ancora una volta - conclude - Libero Grassi e tutti gli imprenditori che ne hanno seguito l'esempio".