Mali, liberata suor Gloria: a suo caso lavorò Marogna per Becciu
"La Farnesina mi ha confermato la notizia: solo gioia!": così padre Gigi Maccalli, sacerdote della Società per le Missioni Africane (SMA) ha commentato la liberazione di suor Gloria Cecilia Narvaez, missionaria colombiana della Congregazione delle Suore Francescane di Maria Immacolata rapita in Mali il 7 febbraio 2017. Lo riferisce l'agenzia Fides. Rapito anche lui in Mali e liberato lo scorso anno, aveva condiviso per qualche tempo la prigionia con la suora e altri occidentali. Padre Maccalli, attualmente impegnato in Francia, ha ricevuto la notizia della liberazione della suora da padre Antonio Porcellato, Superiore Generale delle missioni, al quale ha confermato di aver parlato con suor Noemi Quesada, ex superiora generale della Congregazione di suor Gloria, attualmente in Costa Rica, che ha confermato la grande emozione e gioia che stanno condividendo in Colombia. Il Superiore Generale della SMA - riporta ancora la Fides - ha espresso gratitudine alla Farnesina "per il prezioso lavoro portato avanti nella discrezione più totale per la tutela degli ostaggi". La liberazione di suor Gloria è avvenuta esattamente ad un anno di distanza da quella di padre Maccalli e del connazionale laico Nicola Chiacchio.
In particolare, nelle carte dei promotori di giustizia della Santa sede, si fa riferimento all'sms che il 20 dicembre del 2018 Becciu (che già non era più Sostituto della Segreteria di Stato) scrive a monsignor Alberto Perlasca, all'epoca Capo dell'Ufficio amministrativo della Segreteria di Stato vaticana, per chiedergli di inviare soldi alla Marogna, incaricata di mediare per il Vaticano per la liberazione della suora colombiana rapita, e di farlo suddividendo la somma in diverse tranche. "Ti ricordi questione suora colombiana? Pare che qualcosa si muova e il mediatore deve aver subito a disposizione i soldi - scrive Becciu - Li inviamo però a diverse tranche sul conto che più sotto ti indicherò. Primo bonifico: 75.000 euro intestato a 'Logsic doo'. Causale: 'voluntary contribution for a humanitarian mission'". In un successivo messaggio, Becciu ribadisce a monsignor Perlasca la finalità che il fondo avrebbe dovuto assolvere, cioè la liberazione della suora colombiana, alludendo "anche al fatto - sottolineano gli inquirenti - che lo stesso trasferimento fosse stato preceduto dall'autorizzazione della superiore Autorità Sovrana", ossia il Papa: "Ti ricordo che ne ho riparlato con il SP e vuole mantenere le disposizioni già date e in gran segreto". Messaggio al quale, peraltro, Mons. Perlasca risponde "ok per suora" lasciando intendere di essere a conoscenza della vicenda.