Polizia penitenziaria protesta a Palermo: "Far west nelle carceri"
"Far West" nelle carceri siciliane, organici sotto dimensionati e personale della polizia penitenziaria "sovraccarico" e "sfiduciato". Per questa ragione questa mattina hanno deciso di manifestare davanti al carcere dell'Ucciardone tutte le sigle sindacali che rappresentano la polizia penitenziaria con in testa i segretari generali della Sicilia Calogero Navarra del Sappe, Dario Quattrocchi per Osapp, Gioacchino Veneziano di UilPa PolPen, Domenico Ballotta di Fns Cisl Sicilia e Alfio Giurato di Fp Cgil. "In Sicilia registriamo una carenza di personale che si aggira tra le 800 e le mille unita' - spiegano dinanzi al portone del penitenziario di eta' borbonica - con grande sacrificio del personale sottoposto a turni massacranti, oltre l'orario contrattuale: all'Ucciardone, per fare un esempio, c'e' stato il caso di un solo agente di turno per tre piani con 300 detenuti".
- Denunciano i sindacati anche il rischio "di continue aggressioni subite che non ci consentono di andare al lavoro con l'adeguata serenita'". La "scintilla" che avrebbe scatenato la protesta del personale della polizia penitenziaria e' scattata dopo i fatti violenti di questa estate nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere: "Con una circolare il ministro ha di fatto messo per iscritto - spiega Calogero Navarra del Sappe - di non fidarsi della polizia penitenziaria. Come altro puo' definirsi quando si prevede che in caso di perquisizioni straordinarie bisogna preventivamente avvisare il Garante?". Oggi alle 18 ci sara' un incontro a Roma, tra i sindacati e il ministro al quale verra' chiesto di modificare la circolare, restituendo "dignita' professionale e fiducia" alla polizia penitenziaria.