Pallanuoto, l'Ortigia batte i campioni in carica dello Szolnoki: prova superlativa in Euro Cup
C.C. ORTIGIA – SZOLNOKI DOZSA 9–4 (3-1, 0-1, 4-2, 2-0)
C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, F. Condemi, A. Condemi, Klikovac, Ferrero 1, Di Luciano 1, Gallo 1, Mirarchi, Rossi 2, Vidovic, Napolitano (Cap) 4, Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
Szolnoki Dozsa: Gardonyi, Angyal (Cap) 1, Szeghalmi, Schmolcz, Nagy 1, Gbadamassi, Jansik, Kovacs 1, Konarik, Milakovic 1, Zovic, Teleki, Banyai. Allenatore: Zivko Gocic
Arbitri: Georgios Polychronopoulos (Grecia) e Gernot Hantschel (Germania)
Superiorità numeriche: ORT 4/9 + 2 rig.; SZO 1/14.
Espulsioni definitive: A. Condemi (O) e Angyal (S) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli
Una partita perfetta, arrivata dopo un’attesa spasmodica, tra maltempo, allerte meteo e cambi di programma. L’Ortigia è più forte di tutto e batte i campioni in carica dello Szolnoki con una prova superlativa: difesa insuperabile, con Tempesti maestoso, e gioco d’attacco paziente, corale, cinico, con capitan Napolitano scatenato al centro. La giornata dell’Ortigia è di quelle che rimangono nella storia. Con la squadra che era già in viaggio per Catania, diretta alla piscina coperta “Scuderi”, quando è arrivato l’ok per giocare a Siracusa, vista l’assenza di pioggia. Marcia indietro e ritorno nell’amata piscina di casa. Sotto l’effige di Paolo Caldarella che sovrasta la vasca, i biancoverdi giocano un match da lode. Il primo parziale si apre con la prima marcatura di Napolitano, al quale risponde Milakovic. Negli ultimi due minuti, arriva prima il raddoppio del capitano, che spinge in rete su servizio di Vidovic, quindi il tris con un rigore di Rossi. Nel secondo tempo, gli ungheresi aumentano l’aggressività, giocano con le mani addosso e sfruttano le capacità balistiche di Angyal, che accorcia le distanze. A metà gara, è 3-2 Ortigia. Nel terzo parziale, i biancoverdi crescono di ritmo, diventano ancora più impenetrabili in difesa e spietati in attacco, dove Ferrero, da posizione 1, e Di Luciano, entrambi in superiorità, portano il punteggio sul 5-2. A 2’12 splendido assist di Vidovic per Napolitano, che si libera della marcatura e, con un gran tocco al volo, batte Gardonyi. I magiari reagiscono con Nagy e con un tiro di Kovacs, nell’unico uomo in più realizzato su 14. Gli ultimi 8 minuti mostrano la forza difensiva dell’Ortigia e la grandezza del suo portiere, ma anche la lucidità degli attaccanti: i magiari non passano, mentre Gallo su rigore e Napolitano (a due secondi dalla sirena) realizzano il 9-4 finale. Cinque gol di scarto da difendere nella gara di ritorno in Ungheria (10 novembre), dove ci sarà ancora da combattere per provare a conquistare la semifinale.
A fine gara parla Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia: “La chiave della partita è stata l’uomo in meno. Noi abbiamo giocato bene in inferiorità, inoltre Tempesti ha fatto 4-5 parate assolutamente impensabili. Loro hanno trovato difficoltà nell’attaccare la superiorità numerica e, con l’andare della partita, questo ci ha dato forza per continuare a spingere in contropiede. Tutto è andato molto bene, però è ancora il primo tempo di due partite. Sapevamo che la differenza di peso ce la saremmo portata per tutti e quattro i tempi. Dovevamo cercare di metterli il più possibile orizzontali e farli giocare il meno possibile verticali. Questa è una cosa che oggi ci è riuscita. Speriamo che ci possa riuscire anche a Szolnoki, a casa loro, perché lì sarà un inferno".
NELLA FOTO: Stefan Vidovic (foto di Maria Angela Cinardo -Mfsport.net)