L'attore modicano Alessandro Sparacino inaugura la stagione teatrale a Reggio Calabria
Sarà l'attore e regista modicano Alessandro Sparacino a inaugurare domenica prossima la stagione teatrale a Reggio Calabria. Sparacino, alle 19, al cine teatro “Il Metropolitano”, sarà protagonista della nuova stagio ne dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli, ideatore di due kermesse, una al “Cilea” in programma dal prossimo 18 Dicembre con la commedia “U sapiti com’è” dell’attore Alessandro Idonea, figlio dell’indimenticabile Gilberto e l’altra all’ex DLF di Reggio Calabria. Sparacino, da solo, in un unico atto, creerà le atmosfere e i luoghi del Novecento italiano con “La leggenda del pianista sull’Oceano” di Alessandro Baricco e, nei panni del trombettista e di Novecento, racconterà anni difficili ma interessanti, fino al 1936.
“Novecento ha da sempre vissuto sul piroscafo Virginian, non ha mai messo piede sulla terraferma e non riuscirà a scendere da quel mondo finito, non riuscirà ad abbandonare gli ottantotto tasti del suo pianoforte, in quanto su essi si esplicita la musica infinita – racconta l’attore modicano -. Novecento si realizza e si annulla con la musica, vive sospeso tra il suo pianoforte ed il mare, dal quale non troverà mai la forza di separarsi. Attraverso i due personaggi, narro una grande amicizia tra il trombettista che si trova sul piroscafo e Novecento che per raggiungere un compromesso con la vita, preferisce disarmare i propri sogni, non affrontare e superare le proprie paure. E’ un racconto sempre attuale, ricco di sentimenti, musica e coraggio”.
Alessandro Sparacino ha il dono e l’abilità di rendere reale qualsiasi storia che racconta e anche in questa commedia, creerà dialoghi e situazioni rendendo partecipe il pubblico travolto da un racconto emozionante e divertente.
“Novecento dedica la sua esistenza a suonare al fine di sgravare i cuori dei passeggeri dalla paura dell’immensità dell’oceano – continua Sparacino -. E’ una storia di musica, coraggio, desideri e paure. Ci sono anche tanti momenti di grande ilarità per il modo in cui è raccontata ma vi sono parti che toccano le corde del cuore come il saluto, alla fine, dei due amici: il trombettista deve scendere dalla nave e quell’addio, se lo diranno in musica. Sarà un momento toccante”.