Siracusa, Pronto soccorso dell'Umberto I al collasso: la protesta di PD, Cna e Italia Viva
“Purtroppo nonostante gli accorati appelli, le manifestazioni e le richieste d’intervento, il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa continua a trovarsi in uno stato di totale abbandono”. Così Salvo Adorno, segretario provinciale del Partito Democratico di Siracusa.
La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti, rendono complicata, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri.
“Alcune immagini che mi sono state inviate - prosegue Adorno - mostrano più di 50 malati posizionati anche nei corridoi, alcuni dei quali attaccati a bombole di ossigeno e le ambulanze del 118 sarebbero ferme da questa mattina perché mancherebbero le sedie per sbarellare i pazienti”. “Una situazione totalmente fuori controllo che esaspera medici ed infermieri, mortifica il diritto alla salute dei pazienti e rischia di fare collassare l’intero sistema”.
"Da forza sociale sentiamo la necessità di esprimere grande preoccupazione per la situazione attuale del pronto soccorso a Siracusa". Ad intervenire è Rosanna Magnano, presidente territoriale di CNA Siracusa denunciando la stato di estrema difficoltà in cui versa l'area di primo soccorso dell'ospedale Umberto I del capoluogo, con decine di pazienti stipati in corridoi, senza letti né sedie e con poco ossigeno.
"La carenza di spazi, di attrezzature e di materiali sta determinando una condizione di forte emergenza – prosegue la presidente Magnano – sentiamo quindi di chiedere una risposta immediata che permetta una gestione ottimale del pronto soccorso”.
“Da sempre abbiamo accolto tutte le soluzioni per riaprire in sicurezza il paese – conclude Rosanna Magnano – ma la risposta sanitaria adeguata non può che essere una di queste anche se, vedendo le immagini di questi giorni, tale assunto apparentemente ovvio sembra non essere prioritario".
“Italia Viva non può non aggiungere la propria voce all’accorato appello già lanciato da numerose forze politiche, anche a seguito delle pubbliche denunce degli operatori sanitari, affinchè si intervenga immediatamente sull’inaccettabile situazione in cui versa l’Ospedale Umberto I di Siracusa. Continuano a pervenire, infatti, immagini che non dovrebbero mai potersi riferire alla situazione di una struttura sanitaria di un paese che si reputa civile. Nella giornata in cui si celebra il riconoscimento dei diritti umani, quelli che, per definizione, devono essere garantiti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano, indipendentemente dal luogo in cui la stessa si trovi, a chi vive nella nostra provincia viene negato il diritto alla salute ed alla dignità nella malattia, così come agli operatori sanitari che qui operano viene negato il diritto di svolgere al meglio il proprio importantissimo compito. Chiediamo quindi aI Sindaco di Siracusa, ed ai Sindaci della provincia tutta, in qualità di responsabili delle condizioni di salute dei propri cittadini, così come a tutti gli organi competenti, di intervenire urgentemente per porre rimedio a questa situazione intollerabile, impegnandoci a portare le carenze della nostra struttura sanitaria all’attenzione dei nostri rappresentanti regionali e nazionali, consapevoli che, anche alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in corso, non è in alcun modo possibile attendere oltre.”