Casa di cura lager nel Palermitano,l 'Anffas parte civile contro i responsabili
Oggi Palermo si è svegliata con una notizia da brividi. Fa male constatare, ancora una volta, come le persone con disabilità siano ancora oggi relegate in una condizione di deprivazione dei diritti e di segregazione. Quello che è accaduto, presso il centro Suor Rosina La Grua Onlus di Castelbuono non è che l’ennesimo esempio di un sistema complice a più livelli, che anziché tutelare i diritti delle persone con disabilità, li viola con la compiacenza di un tessuto che dovrebbe vedere e che, invece, si gira dall’altra parte.
Cosa fare affinché simili situazioni non si ripetano? La scelta, che pure auspichiamo, di aumentare i controlli da sola non basta. Occorre, al contempo, che si realizzi la rivoluzione culturale, che vede le persone con disabilità divenire da oggetto di assistenza a soggetto portatore di diritti abbia concreta ed fattiva attuazione.
Seppur scossi e disgustati, siamo rincuorati nel sapere che c’è chi ha la forza di denunciare queste realtà criminali, perché è solo avendo il coraggio denunciare che il tessuto intorno può finalmente cambiare e allinearsi ai tanti servizi che, invece, ogni giorno, garantiscono supporto e sostegno con impegno e dedizione azioni di in linea con il modello di disabilità fondato sul rispetto dei diritti umani e con la qualità della vita.
Anffas chiede al Presidente della Regione Sicilia e al Garante Regionale sui Diritti delle Persone con Disabilità di aprire, urgentemente, un tavolo per capire quale sia la reale situazione in Sicilia rispetto ai centri nei quali vengono garantiti servizi alle persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo anche al fine di prevenire fenomeni di violenze e maltrattamenti (vedasi anche precedenti casi di cronaca) e comunica che si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili di tale ennesimo misfatto affinché le responsabilità siano tutte accettate ed adeguatamente sanzionate