Catania, sorto il primo Centro diurno per i disabili
Per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità è sorto a Catania il primo Centro Diurno, frutto della sinergia tra pubblico e privato nell'ambito delle attività socio sanitarie che vedono in prima linea il capoluogo etneo insieme ai comuni di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia con l'Asp3 ed il terzo settore.
Il Centro Diurno per diversamente abili, che ha sede in via Pietra dell'Ova 22, a Catania, è stato immaginato per accogliere, fino a quaranta persone con disabilità, soprattutto in giovane età:
soggetti attuatori di questo avanzato progetto inclusivo sono i tre comuni con la collaborazione dell'Asp di Catania e il Consorzio Sol.Co- Rete di Imprese Sociali Siciliane e della cooperativa socia TEAM - Ti Educa a Migliorare che gestiranno il centro e le attività che si svolgeranno.
"E' con grande orgoglio che avviamo la prima struttura di questo genere a Catania, realizzata con gli standard richiesti dalla legge, pensata per le persone che vivono la propria disabilità, giovani e ragazzi, che avranno l'opportunità di promuovere nuove forme d'inclusione e migliorare le proprie abilità", commenta il sindaco Salvo Pogliese che insieme all'assessore Giuseppe Lombardo e agli assessori dei comuni di Misterbianco e Motta, Marina Virgillito e Gaetano Vitale, al direttore sanitario dell'Asp3 Nino Rapisarda e all'amministratore delegato del consorzio privato Solco Salvo Litrico, ha aperto ufficialmente il Centro Diurno."Una struttura all'avanguardia - aggiunge primo cittadino - che racconta una grande sfida, perché da una parte vogliamo rafforzare i servizi socio-assistenziali per garantire interventi qualitativi, dall'altra promuoviamo un lavoro che mette insieme territorio e bisogni inclusivi, in una logica di partenariato e solidarietà vissuta nel concreto che ha come filo conduttore il benessere reale delle comunità, azione su cui l'assessore Lombardo è costantemente impegnato".
Nel Centro Diurno, che accoglie minori e giovani adulti segnalati dai Servizi delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (UONPIA) e dall'ASP3 etnea, sono previsti laboratori per sperimentare l'autonomia, musicoterapia, arte terapia, laboratori di gruppi ma anche giornate di consulenza e incontri tematici con le famiglie. Previsti nel progetto, che durerà 3 anni, anche attività socio riabilitative realizzate da esperti qualificati, come il Laboratorio di Orticoltura, quello di Musicoterapia e di Educazione al Suono, Arteterapia, Scultura e Danzaterapia.