L'amministrazione di Pachino barcolla, ancora fuori Fdi dalla giunta
L'amministrazione comunale di Pachino non decolla. Anzi arranca ed in questi giorni in seno alla squadra che fa capo alla sindaca Carmela Petralito, chiara espressione del Movimento CambiaMenti, affiorano tutte le criticità. A cominciare dall'organizzazione della giunta, orfana di due esponenti di Fratelli d'Italia, che non ha ancora piazzato i due assessori, così come da accordi pre elettorali. Petralito ha fatto fuori un esponente del partito di Giorgia Meloni, Roberto Arangio, e l'altro assessore, Sebastiano Mandalà, aveva rassegnato le dimissioni per chiari contrasti con il vertice dell'amministrazione. Troppi i nodi che stanno venendo al pettine in un'amministrazione partita con grande entusiasmo, ma che oggi è sotto la lente critica dei pachinesi. Il Comune è a corto di dirigenti con qualifica che possano reggere i vari settori. Secondo quanto si apprende, delle lettere sono state inviate ai dipendenti di categoria C del Comune nella speranza di potere individuare qualche responsabile di settore. Sarebbero soltanto due i dirigenti che hanno i requisiti per ricoprire l'incarico. Anagrafe e Servizi sociali. Troppo poco per una città qual è Pachino che esce dalle ceneri di un commissariamento provocato dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Non c'è nulla di nuovo all'orizzonte se non polemiche per la refezione scolastica, con un ticket ritenuto esoso per i genitori e con la ditta Scamar di Lamezia Terme che ha avuto una proroga fino al prossimo 4 febbraio per poi avviare una nuova gara d'appalto. Ma i cittadini di Pachino sono arrabbiati pure per le cartelle 'pazze' che gli utenti stanno ricevendo per la Tari. Cartelle già scadute da due mesi che dovevano essere inviate all'indomani dell'insediamento dell'esecutivo. Pare che il Comune non abbia una vera e propria anagrafe tributaria. Insomma si tira a campare per il governo della città. La maggioranza si regge soltanto per non perdere le poltrone e su promesse di transumanza. In questo contesto, l'opposizione tace. E' sul letto del fiume ad aspettare altri passi falsi di un'alleanza che di fatto non esiste. Pachino al momento è una città tormentata, col dissesto finanziario e con scarsa possibilità di rialzarsi. E non siamo ancora in estate.