Covid, la Regione posticipa l'apertura delle scuole di tre giorni
Ancora tre giorni di vacanza per scuole in Sicilia: è quanto è stato deciso al termine della task force regionale sulla ripresa delle lezioni nell'Isola, dopo la pausa per le festività natalizie.
Nel corso della riunione con i sindaci di oggi l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla ha fatto la sua proposta dopo avere ascoltato sindaci e sindacati. Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi. La task force si riaggiornerà mercoledì e quindi lunedì gli studenti siciliani non torneranno in classe. Al tavolo ha partecipato il Governo regionale insieme con sindacati, studenti, presidi e docenti che condividono le posizioni dei sindaci di un rinvio della ripresa delle lezioni dopo la pausa per le festività natalizie. Per la Regione Siciliana c'erano l'assessore regione all'Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza.
Sul nodo riapertura delle scuole i sindaci siciliani si sono riuniti nuovamente oggi pomeriggio per commentare le decisioni prese della task force della Regione che, svoltasi questa mattina, ha accolto le richieste dell'ANCI Sicilia modificando il calendario scolastico e spostando al 13 gennaio la ripresa delle lezioni. "L'Associazione - ha spiegato Leoluca Orlando agli oltre 200 sindaci che anche oggi hanno partecipato alla riunione convocata d'urgenza dal presidente - ritiene che tale rinvio debba essere utilizzato per conoscere le nuove scelte nazionali, per accogliere dati certi su tamponi e vaccini, per riattivare il pieno funzionamento delle Asp e delle Usca, per creare centri vaccinali nelle scuole e reperire le mascherine FFP2. La conoscenza di dati certi sulla pandemia e sull'evoluzione dei contagi è di fondamentale importanza per la concreta collaborazione tra le scuole e le strutture sanitarie anche per facilitare agli organi competenti l'attivazione di nuove strategie per limitare i contagi". "L'assemblea dei sindaci - ha continuato il presidente dell'Associazione dei comuni siciliani - si augura che si creino al più presto le condizioni ideali per fronteggiare in totale sicurezza la nuova e preoccupante fase pandemica senza dover ricorrere alle ordinanze sindacali ex art. 50. Riteniamo anche che la modifica del calendario scolastico debba includere le scuole dell'infanzia 0-6 anni e le strutture che offrono servizi educativi".
Infine - ha concluso Orlando - in riferimento allo smaltimento dei rifiuti speciali Covid, i sindaci hanno rappresentato al governo regionale, alle Asp e alla protezione civile che non sono nelle condizioni di assicurare una piena collaborazione anche in relazione alla mancanza di dati e di un efficiente tracciamento, elementi indispensabili per lo svolgimento del servizio".