Beni culturali, a Modica e Ispica una “galleria” di ritardi: per i lavori attese infinite
Era il 29 giugno del 2020 quando l’assessore regionale ai Beni Culturali, il Leghista Alberto Samonà, effettuava un sopralluogo nel duomo di San Giorgio di Modica. C’erano anche il soprintendente del tempo, Giorgio Battaglia, il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ed esponenti siciliani del Carroccio. L’assessore si era voluto rendere conto delle esigenze del Duomo di San Giorgio e dello stato del progetto di restauro interno. Un progetto per una spesa di circa due milioni di euro ma che attende ancora di essere finanziato. Secondo quanto riferisce il parroco di San Giorgio, padre Giovanni Stracquadanio, in quella occasione l’assessore regionale avrebbe sollecitato la Soprintendenza di Ragusa ad aggiornare il progetto. Cosa che sarebbe avvenuta solo un paio di mesi fa, a distanza di oltre un anno da quel sopralluogo. Il progetto, insomma, sarebbe arrivato a Palermo l’estate scorsa. Da allora, nessuna notizia.
In verità, alcuni lavori di somma urgenza sono stati eseguiti all’interno del Duomo. Sono quelli alla cappella di San Giorgio dove sono stati ripristinati gli stucchi che si erano sbriciolati. Peccato, però, che dopo un paio di mesi dalla conclusione dei lavori i nuovi stucchi si stanno di nuovo staccando dal soffitto. Probabilmente, i lavori non sono stati eseguiti a regola d’arte.
Ma questi ritardi non sono i soli nel panorama dei Beni culturali del territorio ibleo. Emblematico il caso dei lavori di riqualificazione del Parco Archeologico di Cava Ispica per una spesa di circa tre milioni di euro. Nell’aprile del 2021 è stato sottoscritto il contratto di appalto tra la Soprintendenza di Ragusa e l’Associazione temporanea di imprese formata dalla ConsCoop. di Forlì, dal C.A.E.C. Consorzio Artigiano Edile di Comiso, e dalla Operes S.r.l. di Santa Venerina, per redigere, entro trenta giorni, il progetto esecutivo per la realizzazione delle opere entro sei mesi dalla consegna alla ditta appaltatrice. Fino ad oggi non si hanno notizie in merito all’inizio dei lavori.
C’è la necessità di accelerare le opere in programma in un sito tra i più visitati e apprezzati della Sicilia per recuperare il tempo perduto negli ultimi anni durante i quali le uniche manutenzioni sono state quelle eseguite dal Comune di Modica.
Altro caso da catalogare nella “galleria” dei ritardi dei Beni Culturali iblei, quello del Parco Forza di Ispica, chiuso da mesi per colpa di una variante al progetto originario.
Di una notizia positiva, tuttavia, bisogna dar conto: l’inizio dei lavori relativi al restauro delle statue degli apostoli sulla scalinata di San Pietro con finanziamenti della Soprintendenza, per cinque statue, e del Comune di Modica, per le altre.
Concetto Iozzia