Miccichè (Fi) sulla Sanità in Sicilia: " I guai sono evidenti"
Spero che uno dei motivi del rinvio dell'azzeramento sia la volontà di parlare con i partiti. Mi auguro che sia così". Così, in un'intervista all'edizione locale di la Repubblica, il giorno dopo l'inizio della crisi alla Regione, il presidente dell'Ars e leader di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, che bacchetta l'assessore alla Salute, Ruggero Razza: "I guai nella sanità - dice - sono evidenti".
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, "è una persona troppo intelligente per non capire quali siano i suoi problemi", spiega Miccichè, aggiungendo: "Ha troppa gente che non fa altro che riportargli un quadro che non è reale. Accusando i deputati di essere gente di malaffare danneggia la nostra terra. La gente se ne convince, ma non è così. Naturale che siano tutti arrabbiati".
L'azzeramento della Giunta, annunciato da Musumeci, è stato rinviato, "per fortuna. Prima di fare qualsiasi cosa, Nello ci chiami", dice Miccichè, che poi punta il dito sul nodo Sanità:
"Credo che sia uno di quegli assessorati in cui fare cambiamenti radicali".
"Tutti sono in fibrillazione - spiega -. Non possiamo litigare con tutti. I medici della medicina generale ci fanno causa perché hanno lavorato gratis, le associazioni sono infuriate. È un problema da risolvere". "Non so se sia un problema caratteriale.
Tutti i guai nascono dalla poca voglia di ascoltare - sottolinea -. A me il carattere di Nello non piace, ma anche il mio è pessimo: in compenso mi violento per evitare che emerga". In merito all'assessore Ruggero Razza, "più volte gli sono state mosse critiche. Si sente l'imperatore Ruggero I. Ha anche chiamato il figlio Federico II". "Deve stare più coi piedi per terra e sentire gli altri - aggiunge Miccichè -. Specialmente in un mestiere che non è il suo, la politica.
All'inizio di questa legislatura Ruggero era una persona a cui volevo molto bene. Il problema può essere anche caratteriale, ma i danni sono evidenti". Per quanto riguarda Musumeci, "continua a dire che è una persona perbene: certo che lo è, ma non deve barricarsi dietro questo elemento. Non è che tutti gli altri siano mafiosi". "Nello è troppo intelligente per non capire che ci deve essere un cambiamento reale. Se continua a fare tutto di testa sua, non ci aiuta. Ma sono certo che non sarà così".