"Sicilia digitale", permane lo stato di agitazione dei sindacati
"I conti correnti di Sicilia Digitale continuano ad essere pignorati. L'attuale contratto di servizio non copre le spese e solo dopo la protesta è stato rinnovato il contratto per due mesi ai 30 lavoratori. L'autorità per l'innovazione tecnologia (Arit), come più volte ribadito dall'azienda, non ha messo a disposizioni i fondi necessari per permettere alla società di andare avanti. La situazione è insostenibile". Così UilTemp Sicilia, Uilm Uil Palermo e Fim Cisl Palermo Trapani che aggiungono: "A tutto ciò si aggiungono le dimissioni dell'amministratore unico, Ignazio Bertuglia. Abbiamo la sensazione che una società, ritenuta strategica dalla stessa politica, stia per essere abbandonata ad un destino poco chiaro.
E' necessario, quindi, nominare un nuovo amministratore e sostenere la società e tutti lavoratori. Per questo chiediamo alla Regione siciliana un incontro". In attesa di risposte le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione.