Priolo, la Cgil: "Bng non paga ancora le gratifiche natalizie"
"Ma perché nessuno controlla la BNG? Eppure è una impresa che opera dentro lo stabilimento Eni di Priolo Gargallo. Ma sembra che gli possa essere concessa ogni sorta di deroga.
Adesso, l’ultima è la libertà di non pagare per intero le gratifiche natalizie che sono scattate per la generalità dei lavoratori prima di Natale. Ma per i lavoratori della BNG i pagamenti non sono stati completati. Risulta, inoltre, essere di ben quattro mesi indietro con gli accantonamenti che dovranno essere pagati a luglio e che a queste condizioni si vedrà negare il durc gia a febbraio che li porrebbe fuori dalle regole e con lo stop dei lavori". Lo denuncia Salvatore Carnevale della Fillea Cgil.
"A nessuno sarebbe concesso – almeno dentro la zona industriale – una tale anarchia, anche perché le committenti hanno la responsabilità solidale (questa è la definizione tecnica) su tutto il dovuto contrattuale: in pratica, se manca qualcosa deve garantire il committente industriale, come accaduto spesso in passato. Un ruolo importante devono giocarlo, quindi, Edilcassa Sicilia e Eni. Ma controllano le imprese associate (vale per edilcassa) o le imprese che lavorano dentro i confini dei propri cancelli (vale per Eni)? Evidentemente no!
E non è la prima volta che accade che questa impresa faccia un po' come gli pare. Sono liberi di non rispettare accordi, liberi di assumere come gli pare, liberi di licenziare chi gli da fastidio, liberi di non rinnovarti il contratto se sei malato - aggiunge il segretario della Fillea - Cosa c’è sotto questo modo autonomo di interpretare leggi, contratti e procedure? Chi li protegge dentro Eni? Siamo sicuri che non ci risponderanno, eppure da anni segnaliamo anomalie, denunciamo problemi contrattuali, discriminazioni e anche interpretazioni libere delle norme anti-Covid. Sarebbe veramente il momento di fare il punto sulla situazione delle imprese che vengono in questa zona industriale a fare dumping e azione antisindacale!
Ora che si sta discutendo di futuro – con tante ombre e poche certezze - di questa zona industriale sarebbe anche ora di discutere di qualità dei lavori e di rispetto dei contratti e quindi degli operai".