"Insorgiamo Siracusa": pronto soccorso al collasso, sit in di protesta davanti all'ospedale
Lunedì 17 gennaio si è tenuta un'assemblea pubblica on line sulla situazione della Sanità di Siracusa indetta dal Coordinamento “Insorgiamo Siracusa” che ha visto la partecipazione di numerose lavoratrici e lavoratori, di esponenti di associazioni, partiti, cittadine e cittadini. "Gli interventi - afferma Insorgiamo Siracusa - hanno descritto i problemi che quotidianamente devono affrontare gli utenti e il personale infermieristico e medico dell’Ospedale di Siracusa; in particolare le condizioni del Pronto Soccorso, dove si scaricano gli effetti di un intero sistema mal governato, non sono più tollerabili e accettabili. E non poteva essere che così! Il sistema sanitario pensato e costruito per razionalizzare e indirizzare le risorse verso un'efficienza e un'efficacia del servizio reso alla cittadinanza, di fatto si è rivelato un terreno di caccia per la politica. In Sicilia più della metà della spesa di bilancio va alla sanità! Qualcosa come circa dieci miliardi di euro! E a gestire questo enorme tesoro sono i Direttori Generali, non manager ma fidatissimi uomini nominati dal governo di turno. L'aggravarsi della situazione pandemica ha privato gli utenti dei tanti servizi che offriva l'ospedale. Per Siracusa, ma non solo per Siracusa, l'unica risposta al bisogno di salute è stata offerta dal Pronto Soccorso nonostante le condizioni proibitive in cui operano lavoratrici e lavoratori sia per la carenza dei locali, non adatti, sia per l'esiguità numerica del personale medico e infermieristico. Una condizione per niente dignitosa figlia di quel processo di aziendalizzazione della sanità pubblica che in questi anni ha messo come obiettivo il profitto a scapito della salute".
"Perciò - conclude il documento a firma di Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Partito Comunista Italiano e Casa Rossa - saremo ogni sabato davanti all’Ospedale per chiedere dignità e diritti. Dignità e diritti per le cittadine e i cittadini che si affidano con fiducia alle cure del personale medico e infermieristico, il cui lavoro dovrebbe essere svolto con serenità e senza ritmi massacranti e pericolosi".