Solarino, quando la politica non conosce coerenza e ideali
E' proprio vero che nella vita non si può dire 'mai dire mai'. Un caso lampante è a Solarino, ottomila abitanti, dove tutti sono parenti, cugini, nipoti e pronipoti. La campagna elettorale per le amministrative del 2022 è l'esempio lampante. Una sfida a tre un po' artigianale, dove i pub diventano location televisive e lo smartphone sotto l'albero della piazza, diventa megafono per lanciare messaggi agli avversari, talvolta ai limiti della diffamazione. Solarino non è un paese economicamente depresso.
Il futuro Solarino se lo gioca alle prossime amministrative del 12 giugno. Saranno le nuove generazioni a stabilire se vogliono che tutto cambi per non cambiare nulla, oppure voltare pagina e mettere una pietra tombale sul passato.
Tornando al fatto che tutto è possibile a Solarino, abbiamo rispolverato una foto emblematica della realtà politica in questo paese, in passato roccaforte dei socialisti, ai tempi di Craxi.
Avversari nel 2017, oggi alleati per conquistare il gradino più alto del Palazzo di piazza del Plebiscito: Michele Gianni sta con Peppe Germano e l'uscente Seby Scorpo con Turi Oliva. Nella foto anche l'imprenditore della ristorazione Pippo Mangiafico. Il maestro pasticcere ieri era un superpartes, oggi la sua scelta l'ha fatta. Sta con Paola Gozzo, l'outsider di questa campagna elettorale a Solarino, la candidata a sindaca che "non parlo in politichese ma al cuore ed alla pancia della gente".