Ragusa, avevano la "droga dello stupro": arrestati un brasiliano e un italiano
Nella giornata di giovedì la Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ragusa, ha tratto in arresto, in due distinte operazioni di polizia, coordinate dalla Procura delle Repubblica, un cittadino brasiliano e un cittadino italiano, entrambi dimoranti a Ragusa, per detenzione di sostanza stupefacente del tipo GBL- (gamma-butirrolattone), conosciuta come “droga dello stupro”.
I poliziotti della Sezione Antidroga hanno proceduto al sequestro di alcuni flaconi sigillati con etichetta industriale, contenenti complessivi 1,6 litri di una sostanza liquida trasparente che, da accertamenti effettuati dal Dipartimento di Prevenzione – Laboratorio di Sanità Pubblica e dal Personale appartenente al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Catania, risultava essere Gamma Butirrolattone (GBL), comunemente chiamata droga dello stupro, che avrebbe potuto essere convertita in tremila dosi.
Il GBL è uno stupefacente particolarmente pericoloso e insidioso, in quanto si tratta di una sostanza inibitrice della volontà che si presenta in forma liquida, incolore ed insapore, tanto che qualsiasi bevanda può essere adulterata senza destare il minimo sospetto. Sono sufficienti piccole quantità per provocare nell’assuntore, in un tempo d’azione massimo di 10 minuti, effetti ipnotici, sedativi, dissociativi e, soprattutto, renderlo sessualmente accondiscendente. Proprio per queste sue caratteristiche viene definita “droga dello stupro”, in quanto utilizzata anche allo scopo di allentare i freni inibitori della vittima con l’intenzione, spesso, di commettere una violenza sessuale.
Inoltre, dal momento stesso in cui viene metabolizzata, il GBL provoca un’amnesia talmente intensa che la vittima non ricorda assolutamente nulla di quanto vissuto, se non un senso di smarrimento, vertigini e confusione. È una sostanza che può determinare alterazioni importanti delle funzioni del cervello, sino alla perdita completa dei sensi o addirittura la morte.
Il Giudice presso il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto eseguito dalla Polizia Giudiziaria, emettendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per entrambi.