Modica, in centro storico pericolose evoluzioni in moto: nessuno controlla
Il centro storico di Modica ostaggio dei rumori assordanti di ciclomotori smarmittati condotti da ragazzini che compiono pericolose evoluzioni tra le auto ma, anche, tra chi attraversa la strada rischiando di essere travolto. Per non parlare del fastidio che si arreca a chi – in primo luogo i turisti – vuole godersi qualche minuto di relax ai tavoli dei bar. Un fenomeno che assume contorni inquietanti perché questi ragazzini agiscono senza che le autorità di polizia muovano un dito. I problemi di organico sono comuni a tutte le forze dell’ordine ma questo non può giustificare l’indifferenza verso comportamenti che sono vietati dalla legge e che mettono a rischio l’incolumità pubblica. E se viene punito severamente (anche con la rimozione forzata dell’auto) chi non rispetta il divieto di sosta nella “striminzita” isola pedonale del Corso Umberto (poco meno di due ore il sabato e la domenica), è giusto che vengano sanzionati coloro che trasformano le strade del centro in piste da corsa per motorini truccati e, da qualche settimana, anche per minicar. Non è tollerabile che vigili urbani, polizia, carabinieri facciano finta di non vedere o che non riescano a stroncare questo fenomeno. Ed è ancora più grave il fatto che nessun segnale di collaborazione venga dalla Prefettura e dalla Questura di Ragusa; si tratta, pur sempre, di problemi di ordine pubblico che meritano attenzione. E, inoltre, se si volesse andare alla radice del fenomeno, basterebbe fare qualche accertamento sulle officine che si prestano alla “elaborazione” dei motorini, una pratica vietata dalla legge.
Crediamo che un’azione coordinata delle forze dell’ordine possa debellare questi comportamenti messi in atto da incivili disturbatori che agiscono nell’assoluta impunità.