La tragedia della Marmolada: 7 morti e 13 dispersi
Il bilancio parziale del disastro della Marmolada è di sette vittime, di cui tre identificati, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate.
Sono Filippo Bari, guida alpina, Tommaso Carollo e Paolo Dani, le tre vittime identificate e formalmente riconosciute dai parenti. I nomi delle altre 4 vittime al momento non sono stati resi noti.
Sono 13 le persone "reclamate", cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. Di queste tre sono cittadini stranieri della Repubblica ceca.
Delle automobili presenti al campo base ve ne sono ancora quattro e degli occupanti non vi sono notizie: sono tutte straniere, una tedesca, due della Repubblica ceca e una ungherese.
A causa del maltempo che sta interessando la zona le ricerche dei soccorritori si fanno però difficoltose: al momento nessuno può raggiungere il ghiacciaio ed anche i droni sono costretti a restare a terra per la pioggia. Proprio a causa delle condizioni meteorologiche il presidente del Consiglio non ha potuto atterrare in elicottero Canazei, dove vengono coordinate le operazioni.
A complicare il lavoro dei soccorritori anche l'instabilità del ghiacciaio, dove potrebbero verificarsi nuovi crolli, anche se per ora pare tramontata l'ipotesi di intervenire facendo brillare la parte di seracco rimasta attaccata alla cima della Marmolada. Secondo le prime ricostruzioni della dinamica dell'incidente a fare da 'scivolo' all'enorme mole di materiale è stato un accumulo di acqua di fusione nella conca sotto la vetta. Quando il pezzo di ghiaccio si è staccato verticalmente non aveva appoggio ma, appunto, solo acqua. Tra le vittime riconosciute ci sarebbe anche Davide Miotti di 51 anni, residente a Cittadella (Padova). In cordata con lui c'era anche la moglie, Erica Campagnolo, che al momento risulta tra i dispersi sul ghiacciaio.
Oggi il negozio di articoli tecnici per montagna gestito da Davide a Tezze sul Brenta (Vicenza) è rimasto chiuso. Di lui e di Erica non è arrivata più alcuna notizia da quando sono saliti in Marmolada. I due, trasferitisi a Tezze, erano nati e cresciuti nella città murata del padovano. Avevano due figli, un ragazzo di 15 anni e una ragazza più grande. Gli alpinisti che ieri si trovavano sulla via per salire in vetta alla Marmolada raccontano di un rumore mai sentito e di una fortissima folata di vento. Sulla via per salire, come ha raccontato una escursionista, c'erano tante persone, "forse un centinaio". Altri hanno descritto la grande voragine azzurra lasciata dal distacco del seracco.
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