Modica, l'emergenza rifiuti travolge il territorio: a rischio salute e ordine pubblico
La spazzatura ha ormai invaso tutte le strade che da Modica conducono verso il mare o le campagne. Cumuli di rifiuti mai visti dalle nostre parti esposti al sole cocente di questi giorni e un olezzo che accompagna per chilometri gli automobilisti. Non c’è slargo o piazzola che non diventi discarica a cielo aperto. La situazione è particolarmente grave nel Modicano dove non si riesce a trovare una soluzione temporanea che, invece, gli altri comuni hanno adottato con il conferimento provvisorio in container in attesa che l’emergenza finisca e che si possa tornare ad utilizzare le discariche siciliane. Certo non si può stare con le mani in mano con la spazzatura per le strade. In questo panorama allarmante e pericoloso per la salute pubblica, si evidenzia il silenzio e l’impotenza delle Istituzioni, a cominciare dalla Regione, passando dall’Asp, per finire alla Prefettura di Ragusa che dovrebbe, invero, occuparsi del problema che rischia di diventare anche di ordine pubblico. Per liberare le tonnellate di rifiuti dalle strade del Ragusano serve un impegno straordinario che solo l’Esercito sarebbe in grado di mettere in campo. Ma la richiesta di intervento la deve fare il presidente della Regione, Nello Musumeci: anche lui, però, sembra scomparso dai radar della buona amministrazione. Così come non parlano (a meno che non stiano agendo in gran segreto) i parlamentari regionali che rappresentano il territorio ibleo: Stefania Campo, Nello Dipasquale, Giorgio Assenza, Orazio Ragusa. Chi deve sollecitare un’azione decisa per fare uscire il territorio da una emergenza di proporzioni catastrofiche?
NELLA FOTO, uno dei cumuli di rifiuti sulla Modica-mare