Rissa con colpi di pistola a Catania: 5 arresti per un cantante neomelodico
Le indagini della Squadra Mobile di Catania avviate dopo la rissa degenerata in sparatoria all'uscita di nota discoteca del Porto, dello scorso 21 aprile - in cui è rimasto ferito un giovane di 18 anni e sono state danneggiate le vetrine di alcuni esercizi commerciali - hanno portato a cinque arresti.
La Polizia ha dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari detentive, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura, nei confronti di 5 persone, ritenute, a vario titolo responsabili dei reati di rissa e lesioni personali, aggravate dall'uso di armi, detenzione e porto in luogo pubblico di più armi comuni da sparo, maltrattamenti in famiglia e danneggiamento di cose. Già dai primi riscontri, gli investigatori sono riusciti a stabilire che c'erano stati almeno due feriti, raggiunti da colpi di arma da fuoco: un maggiorenne e un minorenne. Attraverso i rilievi e le repertazioni di Polizia Scientifica è stato possibile verificare, sulla base del ritrovamento dei bossoli trovati, come fossero state impiegate almeno 2 pistole: una di calibro 7,65 e l'altra calibro 40.
Le indagini, con la visione delle immagini delle telecamere di video sorveglianza e con l'ascolto di alcuni testimoni, hanno permesso di ricostruire come la rissa è scaturita da una precedente frizione avvenuta la notte tra il 16 e il 17 aprile, all'interno dello stesso locale, quando alcuni giovani, da ritenersi vicini al clan "Mazzei", avrebbero impedito a un noto cantante neo-melodico catanese di esibirsi insieme a un trapper che, per rendere più interessante lo spettacolo, ne aveva richiesto la presenza sul palco. Il cantante avrebbe anche spinto la fidanzata di uno dei ragazzi dei "Carcagnusi". Tale frizione avrebbe avuto poi, nella notte del 21 aprile, il grave epilogo finito con colpi di arma da fuoco esplosi in strada e con il ferimento di due giovani. Un gruppo di giovani vicini al clan dei "Cappello-Bonaccorsi" hanno attuato, quindi, una "controffensiva" ai danni della fazione opposta che aveva impedito, la settimana precedente, l'esibizione canora. Ne scaturiva, pertanto, un vero e proprio raid con l'uso di più armi.
La polizia ha arrestato Sebastiano Miano, 28 anni, Giuseppe Santo Patanè di 26, Danilo Salvatore Napoli, 20 anni, Gabriele Gagliano di 19, Gaetano Salici di 19 anni.