Rissa a Catania finita a coltellate:emessi cinque Daspo Willy
- Il Questore di Catania, nell'ambito delle attività finalizzate al contrasto del fenomeno della "mala movida", ha emesso altri cinque provvedimenti di Divieto di accesso a locali pubblici, che si aggiungono ai sette emanati lo scorso mese di luglio.
L'emissione dei provvedimenti è scaturita dai fatti verificatisi, alla fine dello scorso mese di maggio, all'esterno della discoteca "Ecs Dogana", in via Cardinale Dusmet, dove, un gruppo di giovani ha partecipato ad una violenta rissa durante la quale un ragazzo, intervenuto per tentare di sedarla, è stato ferito a coltellate riportando profondi tagli alla testa ed al collo giudicati guaribili in 40 giorni. Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di "Piazza Dante", grazie anche alla visione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza presenti sul posto, hanno consentito di identificare 5 ragazzi che hanno partecipato alla rissa.
I militari hanno accertato che la violenta colluttazione sarebbe scaturita da insistenti avances fatte ad una giovane, che aveva reagito colpendo il molestatore con uno schiaffo, scatenando così la reazione del molestatore, del suo fidanzato e di altri amici presenti. Al fine di calmare gli animi era intervenuto un altro giovane, estraneo ai fatti, che, però, per tutta risposta, ha ricevuto diverse coltellate ed è finito in ospedale.
Tutti gli indagati sono stati denunciati e per evitare il ripetersi di ulteriori episodi che possano mettere a rischio l'incolumità dei giovani clienti dei locali della "movida" catanese, il Questore ha emesso cinque Divieti di accesso a tutti i locali pubblici ricadenti nella zona in cui si è verificata la lite e nelle vie limitrofe e di stazionamento nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti, per la durata di 1 anno, a carico dei responsabili, tra cui una ragazza, C.B.A. di 27 anni, P.G. di 21 anni, S.L.W.R. Di 22 anni, e T.M.M.C. di 18 anni; e di 2 anni per L.F., di 23 anni. L'eventuale violazione comporta una sanzione penale, infatti è punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 mila a 20 mila.