Ida Carmina (M5s) capolista alla Camera in Sicilia 2: rappresento la voce dei sindaci
Si dice ancora "incredula", ma con le "idee ben chiare" su quello che si può fare. A Roma Ida Carmina, ex primo cittadino di Porto Empedocle, capolista del M5s alla Camera Sicilia 2 vuole portare "il suo sguardo da sindaco" oltre "l'esperienza da insegnante, avvocato, commissario di polizia negli anni caldi delle stragi". "Ho trascorsi di vita variegati, ho sempre fatto parte dell'associazionismo", dice all'Adnkronos la pentastellata che ad appena 16 anni ha conosciuto Tina Anselmi, la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro nella storia della Repubblica italiana. "Andai a Palermo a un convegno sulla questione femminile, feci un intervento, lei era tra lì, mi ascoltò e mi rintracciò a casa. Iniziammo a scriverci, una stretta corrispondenza epistolare che conservo ancora tra le cose più care e che mi ha sempre ispirato nella mia vita". Ad annunciare la propria disponibilità a scendere in campo era stata la stessa Carmina con un messaggio su Facebook. "Sono stata avvolta dall'affetto della base del movimento, di cui rappresento lo spirito. In me hanno visto il sindaco attivista, sempre presente nel territorio e nelle grandi battaglie del movimento", racconta. Il sì alla candidatura è arrivato dopo un confronto anche con altri sindaci "con cui avevo fatto grandi battaglie civiche in provincia di Agrigento, da quella per l'acqua pubblica a quella contro le trivellazioni". In mezzo "l'esperienza al fronte" durante gli anni della pandemia, il "risanamento finanziario di un Comune al collasso" e la gestione del fenomeno migratorio. "E' stata una bella gavetta - ammette oggi -. Voglio mettere tutto questo a disposizione del Paese e della mia terra. Gli amministratori locali dovrebbero essere maggiormente valorizzati, fanno un grande lavoro". Quello del sindaco è lo sguardo che porterà a Roma. "I primi cittadini hanno fatto tanto durante la pandemia. Diciamo che abbiamo retto il colpo. La Sicilia è una terra ricchissima ed è una vergogna che tanti giovani debbano andare via perché questa ricchezza non viene tradotta in opportunità"