Primi ritrovamenti nella campagna di scavi ad Ostia Antica
Intonaci ed un' iscrizione funeraria tra i primi rinvenimenti nell'area di Ostia antica grazie al primo proprio progetto di scavo e ricerca, dopo decenni, del Parco archeologico, avviato lo scorso 29 agosto. Una Campagna, che terminerà il 23 settembre, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania.Il progetto di ricerca, battezzato "Ostia Post Scriptum", proprio ad indicare la ripresa delle attività di ricerca scientifica da parte del Parco, è mirato ad indagare con prospezioni geofisiche non invasive e saggi di scavo due contesti ostiensi di "estremo interesse", rispettivamente nella Regio II, alle spalle dell'area dei Quattro Tempietti e della Domus di Apuleio, e nella Regio IV all'interno del Foro di Porta Marina, entrambi inseriti lungo i principali percorsi di visita dell'area archeologica di Ostia. "Lo scavo in Area A all'interno dell'ambiente quadrangolare continua a regalare sorprese - fa sapere il Parco archeologico di Ostia antica - Dopo gli intonaci rinvenuti negli scorsi giorni, è emersa un'iscrizione sicuramente reimpiegata. Si tratta infatti di un'iscrizione funeraria forse riutilizzata, stando al punto del suo rinvenimento, come soglia, o comunque reimpiegata all'interno dell'edificio. Non è inconsueto che in epoca tarda vengano reimpiegate all'interno degli edifici lastre di marmo chiaramente dismesse dal loro collocamento originario,per fungere da soglie o per pavimentare vasche di fontane e ninfei. Il fenomeno del riutilizzo dei marmi in nuove costruzioni o ristrutturazioni era una pratica consolidata nel mondo romano", conclude il Parco archeologico.