Locazioni, Cgil e Sunia chiedono il ripristino del fondo di solidarietà
Dopo la cancellazione nella Finanziaria nazionale 2023 del fondo sostegno affitti e del fondo per la morosità incolpevole, nella Commissione Bilancio dell'Ars il governo e la maggioranza hanno votato contro l'emendamento che si proponeva di mantenerli. "Un fatto grave", per la Cgil e il Sunia Sicilia. "Vengono meno - scrivono in una nota i segretari generali Alfio Mannino e Giusi Milazzo- le poche misure utilizzabili per contrastare il grave disagio abitativo per le famiglie in affitto a basso reddito, sempre più provate dall'aumento del costo della vita e della casa e con la minaccia dello sfratto in agguato". Cgil e Sunia sollecitano i sindaci che "si troveranno a governare una difficile situazione sociale aggravata da misure che mortificano ed emarginano ulteriormente le persone a basso reddito, di intervenire presso Governo e Parlamento perché si modifichi la Finanziaria, in fase di approvazione, e si rifinanzi il fondo in questione. Sono circa 8.000 le famiglie che hanno usufruito in Sicilia del fondo sostegno affitti con una cifra che nell'ultimo anno ha coperto in media 6 mesi di canone di locazione."Tra l'altro - rilevano Cgil e Sunia- il Fondo sostegno affitti previsto dalla l.n. 431/98 è una misura utile a regolare il mercato privato degli affitti. Venendo meno mancherà qualsiasi strumento utile a sostenere l'inquilino nella regolarità del pagamento del canone, aumentando i contenziosi e gli sfratti". Per Cgil e Sunia "la ripresa dell'inflazione, l' aumento esponenziale dei costi energetici in un contesto regionale debole rende il mancato rifinanziamento del fondo per il sostegno all'affitto, particolarmente drammatica tanto più che la Regione Sicilia ha manifestato di non volere finanziare con fondi propri una misura che pensiamo sia indispensabile per evitare che almeno 8.000 famiglie possano perdere l'alloggio".