Modica, Giorgio La Pira e il suo pensiero: spettacolo della Compagnia del Piccolo Teatro
Un omaggio a Giorgio La Pira. Ma, anche, una lezione sulla attualità del pensiero del "Sindaco santo", nato a Pozzallo il 9 gennaio del 1904, primo cittadino di Firenze per due volte, tessitore di pace e testimone di fede. A fare rivivere in prosa il pensiero e l'azione di La Pira, è stata la Compagnia del Piccolo Teatro di Modica che ha portato in scena, domenica, nella Chiesa del Carmine di Modica, uno spettacolo riprendendo, dopo i due anni pandemici, "Un Segno di pace", manifestazione di beneficenza che la Compagnia ha organizzato dal 1993 e che è arrivato così alla sua 28°edizione. Lo spettacolo dal titolo "Forzare l’aurora a nascere", mutuando un’espressione di La Pira, è il racconto della vita del "Sindaco santo".
Non un’autobiografia, ma un percorso che ha permesso di conoscere meglio questo personaggio. Le storie sono costruite con le parole, "come i mattoni creano una casa, e la sua è una storia con basi solide e le cui parole permetteranno di aprire uno squarcio su colui che è stato un uomo di fede e di speranza, un cittadino, un sindaco, un costituzionalista, un costruttore di pace". Lo spettacolo, ideato prima della pandemia e poi interrotto, è stato portato in scena con il supporto della Caritas diocesana di Noto e l’Associazione Il Solco. In scena grandi e piccini della Compagnia del Piccolo Teatro - con protagonisti principali Fatima Palazzolo e Marcello Sarta - e il contributo di Angelo Giurdanella e Giorgio Vicari.
Lo spettacolo non ha avuto un biglietto d’ingresso, ma solo una offerta volontaria a fine spettacolo. La somma raccolta verrà devoluta all’Ong Mediterranea, di cui è portavoce Sofia Sarta, componente del Piccolo Teatro e responsabile del presidio Mediterranea di Trento. Giorgio La Pira, già a partire dagli anni Cinquanta intendeva il Mar Mediterraneo come snodo centrale della pace mondiale. Da questo assunto nacquero, tra il 1958 e il 1964, “i Colloqui mediterranei”, quattro incontri internazionali che volevano affrontare sia il tema del dialogo tra le tre famiglie religiose di Abramo. ebrei, cristiani, musulmani, sia del fenomeno della decolonizzazione, soprattutto nell’Africa a sud del Sahara, della complessa questione arabo-israeliana e di quella razziale nel Sud Africa.