Nursing: circa 5.000 i frontalieri italiani che lavorano nella Sanità in Svizzera
"Arriva direttamente dai media elvetici la reale e aggiornata portata dei numeri degli infermieri italiani che lavorano attualmente in Svizzera, in particolare nel Ticino, ma soprattutto i contenuti delle proposte di lavoro che la Svizzera mette in piedi per i nostri professionisti, alla luce di una carenza di personale sanitario che, come abbiamo avuto modo di raccontare nelle nostre recenti inchieste, per essere coperta, necessita di almeno 7mila nuovi professionisti.
Sul piatto c’è uno stipendio base che prevede almeno il doppio della nostra retribuzione, questo significa 3mila euro netti di stipendio base, per arrivare anche a picchi di 8mila dopo anni di lavoro sul campo e una specializzazione: ma non è solo questo a rendere molto appetibili le offerte di lavoro che arrivano dalla vicina Svizzera.
Si prevedono adesso piani di formazione e aggiornamento costanti, e misure di crescita concreta e anche valorizzazione sia professionale che umana, come l’aumento delle indennità di stage, il sostegno delle riqualificazioni professionali e ancora provvedimenti nell'ambito della maggiore conciliabilità lavoro-famiglia.
Tutto nell’ambito del rafforzamento di una sanità richiesto a gran voce dai cittadini che hanno vissuto, al pari dei nostri, l’emergenza sanitaria, e che hanno pagato lo scotto di una carenza di personale che ancora deve essere colmata". Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.