Cavallaro (Fdi): "Il mio partito tergiversa sul candidato a sindaco di Siracusa"
"La forza del centrodestra è il pragmatismo che forse sta mancando a Siracusa, con il rischio concreto di non vincere la sfida per il prossimo Sindaco di Siracusa.
Gli elettori hanno attribuito grosse responsabilità a tutto il centrodestra ed in particolare a Fratelli d'Italia, che non può ancora tergiversare nella scelta del candidato a Sindaco e nella definizione del programma di governo.
La città sta vivendo uno dei periodi peggiori di governo degli ultimi anni, con un'amministrazione dedita a roboanti promesse e all'avvio di lavori inutili che stanno massacrando la viabilità e il verde pubblico e aggravando le condizioni di vivibilità per tutti i cittadini". Ad affermarlo è Paolo Cavallaro dirigente regionale di Fdi..
"Le questioni più importanti non sono nemmeno sfiorate dall'azione politica di questa amministrazione, che ha scelto arrogantemente di governare senza consiglio comunale per troppi lunghi anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
I cittadini vogliono una città normale - aggiunge Cavallaro - dotata di un piano di trasporto pubblico, di parcheggi, di impianti sportivi sicuri e fruibili, di strade sicure e pulite, di luoghi di incontro per giovani e anziani. Invece si trovano a vivere una città caotica, insicura, non vivibile, trasformata in una grande e sconfinata periferia di Ortigia; isolotto tra l'altro trasformato in un quartiere di plastica, dove i cittadini vivono schiavi di un modello turistico appicicaticcio e non lungimirante che occupa tutti gli spazi in modo disordinato e caotico, estromettendoli dalla tranquilla vita quotidiana. Faccio un appello all'unità.
Siracusa non può essere sacrificata sull'altare delle legittime ambizioni di tanti che, delusi dalle ultime elezioni politiche e regionali, vorrebbero spendersi in prima persona nel governo della città.
Ci si chiuda a chiavi in una stanza per 48 ore e si esca solo dopo l'accordo.
Il tempo sta scadendo, mentre i partiti della ex maggioranza cercano di darsi una nuova verginità approfittando della nota debole memoria dei siracusani".