Manifestazione contro la mafia a Castelvetrano e Campobello di Mazara
Manifestazione e corteo contro la mafia, promossi dalle amministrazione comunali di Castelvetrano e Campobello di Mazara; la prima luogo di nascita dell'ex latitante catturato a Palermo il 16 gennaio; l'altra dove ha vissuto stabilmente negli ultimi quattro anni. "La Sicilia e' nostra e non di Cosa nostra", e' lo slogan dell'iniziativa che vede la parteza di un corteo da Castelvetrano, alle 17, e un primo presidio alle 18, davanti alla Chiesa Madonna di Fatima, in via Vittorio Emanuele, a Campobello, e poi fino al primo covo, viene spiegato dai sindaci, il cui appello e' quello di dire un netto no al "mostro".
"Tutta la Sicilia si stringe attorno alle comunita' di Castelvetrano e Campobello", afferma il primo cittadino di quest'ultimo Comune, Giuseppe Castiglione, "per compiacersi della cattura di Matteo Messina Denaro e riaffermare il valore della legalita' e il disprezzo per la mafia". Alle 17 corteo dall'edificio dell'ex Mocar, ultimo immobile del territorio di Castelvetrano e bene confiscato alla mafia, per dirigersi, dice il sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano, "fino al primo covo dell'ex latitante, in via Cb31 (Vicolo San Vito) a Campobello". "Dobbiamo essere tutti uniti contro la mafia - sostiene Alfano - diventando un'unica sola voce contro questo mostro che attanaglia la nostra terra. Abbiamo invitato tutti i sindaci della provincia di Trapani, che all'unanimita' hanno aderito a questa manifestazione di ripudio alla mafia. Castelvetrano c'e' ed e' abitata da gente onesta e laboriosa".