Tagli al personale e ai posti letto nella Sanità iblea, la Cgil: confronto con Asp e parlamentari
Le Organizzazioni sindacali tornano a chiedere l’immediato intervento dei parlamentari del territorio ibleo all’Assessorato Regionale alla Salute per dirimere eventuali perplessità e sbloccare la paradossale situazione venutasi a creare in seno all’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa.
"Si chiede insistentemente - afferma una nota - l’apertura di un tavolo di confronto fra i sindacati, la Direzione Strategica ASP e i parlamentari per approfondire nel dettaglio i vari aspetti di una crisi che lede ormai da troppi anni il diritto alla salute della Gente Iblea. Il tempo è scaduto i lavoratori hanno il diritto di conoscere la loro sorte ed i 300.000 utenti della Provincia Ragusana devono essere rassicurati sul loro diritto ad una sanità efficiente e di qualità; tanti fra i cittadini si chiedono come si possano considerare in esubero tutte quelle Risorse Umane che hanno rischiato la vita al servizio della collettività e ritenute indispensabili fino al 31 dicembre 2022 e che oggi vengono considerate superflue, nonostante gli innumerevoli pensionamenti susseguitisi negli ultimi due anni.”
“E’ urgente fornire delle risposte ai lavoratori interessati - circa 400 -, sostengono ancora i rappresentanti sindacali, oltre alla platea ASU ancora in attesa di risposte concrete da tempo immemorabile.
La vicenda di tutti i precari operanti all’ASP è la punta di un iceberg che mina il futuro dell’erogazione dei Servizi Sanitari in Provincia di Ragusa; infatti, dal 2009 il nostro territorio ha conosciuto, molto più di altre aree regionali, tagli indiscriminati fatti passare per razionalizzazioni, con imponenti decurtazioni di posti letto. È diventata oramai prassi, operare all’interno dei nosocomi una miriade di ricoveri fuori reparto a
dimostrazione di una conclamata insufficienza di posti letto specifici branca per branca, che comporta un ulteriore aggravio di lavoro per gli Operatori Sanitari, costretti a visitare ed assistere decine di pazienti disseminati negli altri reparti ospedalieri. Un esempio fra tutti: la città di Ragusa che agli albori del 2000 contava 80 posti letto specifici di Medicina e 20 di Malattie Infettive si ritrova con un’Unità Semplice di Malattie Infettive e 30 posti di Medicina, situazioni simili si registrano nelle altre realtà provinciali dell’ASP.