Più soldi alla legge su Ragusa Ibla ma Calabrese (PD) "agita" ancora il campanilismo
Il segretario cittadino del PD di Ragusa, Peppe Calabrese, innesca la polemica dopo l'approvazione in Finanziaria regionale dell'emendamento che aumenta, per il 2023, da un milione e mezzo a due milioni di euro, la dotazione per le leggi speciali su Ibla, Ortigia e Agrigento. I "veleni" riguardano, in particolare il comportamento, ritenuto ambiguo, dell'onorevole Ignazio Abbate. “Leggo di consiglieri comunali di Ragusa che gioiscono per il rifinanziamento della Legge 61/81 (per 2 milioni di euro) - afferma Calabrese - congratulandosi con chi, fino a pochi giorni fa, intendeva cancellare la legge su Ibla. Siamo al teatro dell’assurdo: un parlamentare regionale, l’onorevole Abbate, probabilmente animato da invidie campanilistiche, ha tentato di cancellare la legge speciale su Ragusa Ibla per creare un nuovo capitolo destinato a tutte le città patrimonio UNESCO di Sicilia. Un’azione che non solo avrebbe posto una pietra tombale su una legge nata 42 anni fa, molto prima che l’UNESCO si accorgesse di Ibla e dei suoi tesori, ma che avrebbe rischiato di mettere Ragusa nelle condizioni di ricevere da quel capitolo somme irrisorie se i parametri di ripartizione non fossero stati calibrati a dovere. E mentre a Palermo chi si è sempre battuto a difesa della legge 61/81, l’on. Nello Dipasquale, presentava emendamenti nelle varie Commissioni dell’ARS per incrementare il finanziamento per il nostro quartiere barocco, l’artefice della maldestra operazione ai danni di Ibla li faceva bocciare nell’organo parlamentare che presiede per copiarli, invece, in Commissione Bilancio. Perfino il sindaco Cassì s’è dovuto svegliare dal torpore per chiedere che si aggiustasse il tiro. Quindi, come si fa a ringraziare per la soluzione la stessa persona che aveva creato il problema? Tutto ciò è veramente assurdo. Il Partito Democratico di Ragusa, invece, intende ringraziare il proprio rappresentante al Parlamento siciliano, l’onorevole Nello Dipasquale, che negli ultimi dieci anni è stato sempre vigile e a difesa della legge 61/81 garantendo, con le proprie azioni nelle Commissioni e in Aula, che la legge venisse sempre rifinanziata, anche per questo 2023 sventando il tentativo di cancellare una legge importantissima per la nostra città”.
Vale la pena ricordare che, come certificato in un convegno dello scorso giugno alla presenza dell'onorevole Giorgio Chessari, in 40 anni la legge su Ibla ha ricevuto dalla Regione oltre 120 milioni di euro, in pratica 240 miliardi delle vecchie lire. Per quanto riguarda, poi, i finanziamenti per le città Unesco, la proposta non è nuova. Era stato l'onorevole Nello Dipasquale, all'inizio della scorsa legislatura, ad annunciare l'intenzione di presentare un disegno di legge che destinasse fondi alle città Unesco. Ma l'intenzione è rimasta tale.