Sbarchi, Di Paola (M5S): Regione riattivi fondi ai Comuni e Ufficio Immigrazione
“Il peso degli sbarchi continui e dei tentennamenti del governo nazionale in tema di accoglienza, stanno mettendo in ginocchio i nostri Comuni, i primi a fronteggiare un’emergenza divenuta ormai ordinaria. Mi rendo conto che il governo Schifani risponda politicamente alla linea di Salvini e Meloni, ma serve un aiuto immediato ai nostri sindaci. Venga immediatamente ripristinato l’Ufficio Speciale Immigrazione, ente capace di intercettare fondi extraregionali per la gestione dei flussi e torni ad erogare un contributo ai Comuni che gestiscono il peso economico del fenomeno migratorio”.
A dichiararlo è il vice presidente dell’ARS e deputato del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola, che torna ad incalzare il governo Schifani sulla necessità di una risposta immediata e tangibile alle amministrazioni Comunali che fronteggiano direttamente l’accoglienza dei migranti.
“Già in tempi antecedenti rispetto alle cronache di questi giorni - spiega Di Paola - cioé nell’ambito dell’approvazione della legge di stabilità Regionale, avevo presentato emendamenti affinché il governo regionale riattivasse l’Ufficio Speciale per l’Immigrazione che, con una spesa minima per il bilancio regionale, intercettava fondi anche europei per la gestione attraverso progetti, dei flussi migratori. Ufficio che venne inspiegabilmente smembrato all’indomani dell’insediamento del nuovo governo regionale. Venga immediatamente ripristinato il contributo ai Comuni che fronteggiano il peso economico dell’accoglienza, da Lampedusa a Pozzallo, da Caltanissetta a Siculiana. Come ebbi modo di dire a Schifani, mettere la testa sotto la sabbia non cancella il fenomeno delle migrazioni ma anzi lascia tutto sulle spalle dei sindaci che, a questo punto, non hanno alcun sostegno da parte della Regione. In una terra di frontiera tutto questo è impensabile, si taglino piuttosto gli sprechi veri, non si faccia speculazione politica sull’emergenza umanitaria”.
LA LEGA ATTACCA L'EUROPA
"L'Europa si dimostra ancora una volta miope, in materia di immigrazione. Da anni chiediamo a gran voce un intervento deciso da parte delle istituzioni Ue su una questione che non riguarda solo l'Italia, ma l'intero continente, ma oggi la montagna ha partorito un topolino. Una serie di provvedimenti votati dalla maggioranza di sinistra che, ancora una volta, non risolvono il problema, non accolgono le nostre proposte sui nodi principali, come l’eliminazione del criterio del paese di primo ingresso, e non intervengono sulle vere priorità, ovvero gli sforzi per bloccare le partenze. Una mini riforma senza coraggio, che purtroppo non cambierà la situazione per gli Stati membri di primo arrivo, come l’Italia, che dovranno continuare a subire il peso di un’immigrazione non gestita e non controllata. Noi ci auguriamo che prevalga il buonsenso, almeno in Consiglio, dove auspichiamo che i ministri dei Paesi Ue possano migliorare il testo, inserendo le misure che chiediamo da tempo, o nella prossima legislatura, confidando nel voto dei cittadini europei, con una maggioranza in Ue finalmente diversa da quella attuale".
Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe.