Palermo, il test sull'uso delle droghe: mezzo flop: solo 36 su 70 si fa esaminare
E' stato un mezzo flop il test su chi fa uso di droghe tra i parlamentari siciliani. A sottoporsi al taglio della ciocca dei capelli sono stati 36 i deputati su 70. Poco più del 50 per cento. Altri stamane hanno pensato alla campagna elettorale ed alle candidature in vista delle amministrative di fine maggio. Si è svolto a palazzo dei Normanni, a Palermo, il test del capello, l'esame che rivela il consumo di droghe, uso e abuso "improprio", quindi in dosaggi diversi da quelli prescritti, su deputati che si sono volontariamente sottoposti. I deputati si sono recati nell'infermeria di Palazzo de Normanni, dove dopo la compilazione dei documenti che contengono i dati personali e aver reso i consensi su la privacy, si sono fatti tagliare una ciocca di capelli per l'analisi. In infermeria c'è la professoressa Francesca Di Gaudio, responsabile del centro regionale qualità laboratori (CRQ) e direttore dell'Azienda ospedaliera Ospedali riuniti Villa Sofia. Il promotore dell'iniziativa, il deputato e presidente di "Sud chiama nord", Ismaele La Vardera, si è sottoposto al test seguito dal presidente dell'Ars Gaetano Galvagno, dal leader di "Sud chiama nord", Cateno De Luca, da Davide Vasta, Tiziano Spada, e Giusi Savarino. Cateno De Luca nei giorni scorsi ha depositato un ddl, che prevede l'esame antidroga una volta l'anno per il governo regionale, i deputati, i sindaci, le giunte comunali ed i consiglieri comunali, sempre su base volontaria ed anche l'istituzione di una giornata regionale contro la droga."Spero che i miei colleghi - ha detto La Vardera - sposino questa attività. C'è chi pensa sia un'iniziativa inutile o demagogica io sono dell'idea che più se ne parla e più siamo a parlane di questo fenomeno, più abbiamo possibilità di intervento". I deputati che si sono sottoposti al test sono stati 36 su settanta.