Modica, la Cgil alla sindaca: subito confronto su vertenza SpM e welfare locale
"Come Camera del Lavoro di Modica auspichiamo che il primo atto del sindaco, Maria Monisteri, possa essere quello di convocare le parti per individuare un percorso di recupero, che sappia coniugare esigenze dell'ente e salvaguardia occupazionale dei lavoratori della SpM". E' la principale richiesta formulata al neo sindaco in una lettera a firma di Piero Pisana (nella foto) per il sindacato pensionati, e da Salvatore Terranova, segretario Cgil. "Siamo anche persuasi che da qualche decennio il nostro welfare locale necessiti di una rivisitazione profonda per accrescerne qualità ed estensione, in risposta al profilarsi di nuove emergenze e nuovi bisogni, rimasti - purtroppo- abbandonati e senza la dovuta attenzione delle istituzioni preposti. Certo, l'ente presenta tante altre e innumerevoli criticità che non sono per nulla secondarie, anzi, ma pensiamo che bisognerebbe partire dalla vertenza SpM e dal welfare locale. E' evidente che va presa in debita attenzione la questione finanziaria, che va presa piena consapevolezza che si è assottigliato sotto i 200 il numero dei dipendenti comunali e che tra qualche mese vi potrà essere il rischio, a causa di altri pensionamenti, di non potere garantire importanti servizi pubblici; va elaborata una proposta seria per rimettere la sanità, ospedaliera e quella territoriale, al centro di un dibattito di grande qualità, per invertire una tendenza, ormai ventennale, che restringe sempre più gli spazi e la qualità delle prestazione sanitarie di impronta pubblica. Su queste altre problemati che avremo modo di aprire e richiedere ulteriori confronti".