I conti del Comune di Taormina ai raggi X, De Luca: mancano 20 milioni di tributi
"Il sospetto che avevamo già espresso circa la presenza di una grande evasione a Taormina oggi trova riscontro da un primo confronto con i dirigenti e il segretario comunale. Per circa tre ore abbiamo analizzato il bilancio di previsione 2023/2025 già approvato dal consiglio comunale. Ciò che è emerso da questa prima analisi è che fino ad oggi le entrate sono state valutate in base al principio delle somme incassate e non in base ai principi contabili che fanno riferimento alle somme accertate sulla base di apposite attestazioni dei funzionari competenti". Lo afferma il sindaco di Taormina (Messina), Cateno De Luca, a margine dell'incontro che si è svolto stamani a Palazzo dei Giurati al quale ha preso parte anche la giunta municipale. "Abbiamo preso ad esempio quattro poste di bilancio per verificare la effettiva percentuale di evasione dei tributi municipali, Imu, addizionale Irpef, imposta soggiorno, Tari - ancora De Luca -. Viene confermato il sospetto di una evasione complessiva che va oltre il 70% rappresentato da circa il 20% dei contribuenti taorminesi in danno dell'80% dei taorminesi che pagano regolarmente i tributi ma che in termini di entrata effettiva rappresentano non oltre il 30% delle entrate complessive". De Luca poi aggiunge: "I conti non tornano. Avevamo dei dubbi, abbiamo avviato le prime semplici verifiche per accertare la reale situazione delle casse comunali. Analizzando già solo queste quattro voci all'appello mancano circa 20 milioni di euro di entrate annue. Siamo solo all'inizio. Procederemo ad esaminare tutte le voci che non ci convincono a tutela di tutti i cittadini onesti che rappresentano circa l'80% dei taorminesi e che pagano regolarmente i tributi municipali".