Migliaia in piazza a Siracusa per lo sciopero regionale contro la Manovra finanziaria
Manifestazione regionale a Siracusa in occasione della seconda giornata di scioperi indetti da Cgil e Uil per protestare contro la Legge di Bilancio e per rivendicare la piattaforma sindacale. Un corteo è partito da piazza Marconi ed è diretto in piazza Archimede, dove si terrà un sit-in. Presenti diverse sigle di categoria di entrambi i sindacati. In prima fila il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ed il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
"Non c'è una sola ragione per cui oggi non si debba scioperare". Lo ha detto il segretario della Cgil Siracusa, Roberto Alosi, che ha preso parte alla manifestazione contro la manovra economica del Governo nazionale a Siracusa. "La politica economica di questa finanziaria ha un tratto antimeridionalista, non ci sono risorse per la sanità,- ha aggiunto - non ci sono risorse per le pensioni, si allarga il precariato, si mortifica l'istruzione: non c'è un futuro per i giovani. Questa è una terra che dice basta e non si fermerà. Noi mettiamo al centro la dignità delle persone, i salari, la fiducia e la libertà che qualcuno prova ad imbavagliare".
"La Sicilia non reggerà il peso di una manovra che colpisce tutti, dai giovani agli anziani, alle donne, a tutti i lavoratori. Non reggerà all'assenza di prospettive future a causa della mancanza di politiche di sviluppo e di misure antimeridionaliste come l'autonomia differenziata. Diventeremo più poveri e la nostra terra più deserta. Già ogni anno almeno 20mila giovani vanno via in cerca di un futuro migliore e la situazione non potrà che peggiorare. Per questo lo sciopero oggi, oltre che un diritto, è un obbligo e il segnale che viene da Siracusa è che il mondo del lavoro vuole essere protagonista del cambiamento". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a Siracusa per la manifestazione regionale nel giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. "Questa mobilitazione continuerà finché non cambieranno le politiche scellerate del governo - ha aggiunto -. Siamo stretti nella tenaglia di due governi, quello nazionale e quello regionale, che, dopo avere blandito i siciliani con false promesse, fanno oggi gioco di sponda per affossare ulteriormente la Sicilia. Il governo Meloni ritiene con evidenza che il Mezzogiorno e la Sicilia siano un peso da sganciare al proprio destino. Il governo Schifani, che dovrebbe essere il primo soggetto a guidare la protesta, parla il politichese e non la lingua degli interessi della siciliani. Per questo - ha spiegato Mannino - i siciliani sono chiamati a reagire, nessuno può più girarsi dall'altra parte, sapendo che non sarà una battaglia di breve durata e che è arrivato il momento di alzare la testa e di prendere nelle mani il proprio destino. Per nuove politiche per lo sviluppo e l'occupazione, contro le disuguaglianze sociali e territoriali, nell'interesse dei lavoratori, dei pensionati, delle giovani generazioni".
"Io spero che in questo paese ci sia ancora lo spazio democratico di dire non siamo d'accordo". Lo afferma a Siracusa il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, rispondendo ad una domanda sull'opportunita' dello sciopero. "La Costituzione prevede la possibilita' - ha detto il segretario nazionale della Uil- dello sciopero e invece c'e' una polemica se lo sciopero sia utile o inutile. C'e' tanta gente che non arriva alla fine del mese, tanti pensionati che sono lasciati da soli. Tanti giovani che da queste terre dopo essersi preparati emigrano da altre parti. Allora la piazza, per noi e' strumento di democrazia. Non rispondiamo alle polemiche sui numeri e sulle altre cose: c'e' ancora spazio in questo paese per la rappresentanza democratica di un pensiero che non sia completamente allineato? In questo paese c'e' il pluralismo sindacale si', ci sono sensibilita' e storie diverse per fortuna, non c'e' un sindacato unico. Quindi rispetto per chi fa scelte diverse ma lo stesso rispetto per i lavoratori e lavoratrici che stanno in piazza oggi.
Alla manifestazione di Siracusa anche una folta delegazione della Cgil di Ragusa