Autonomia differenziata, Cgil e Uil di Catania: "Sarà una catastrofe"
"Come Cgil e Uil di Catania stiamo dando il massimo per raccogliere le firme per abolire con un referendum la legge sull'Autonomia differenziata voluta dalla Lega. Da mesi ne spieghiamo le ragioni, c'è di mezzo anche la vivibilità di questa città. Oggi il ministro Salvini è a Catania per inaugurare la stazione della Metro. Ci piacerebbe se si facesse vedere anche per discutere di soluzioni ai drammi che stanno strozzando la nostra città, sempre più povera e sporca.Tagliare nastri non basta". Lo affermano i segretari dei due sindacati, Carmelo De Caudo ed Enza Meli, ricordando che si è anche costituito un Comitato referendario catanese al quale hanno aderito, oltre ai due sindacati, decine di sigle di partiti e associazioni. "Tutte le regioni del Sud - spiegano De Caudo e Meli - saranno penalizzate dalla legge Calderoli perché mira a differenziare il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, il diritto al lavoro, il diritto a un contratto nazionale. Come? Creando una profonda spaccatura tra le due parti d'Italia che già oggi viaggiano a due diverse velocità. Ma per una città come Catania, che già sperimenta questa disparità di diritti rispetto a grandi città del nord, l'esito potrebbe essere catastrofico. In primis proprio per la sanità. Qui le lunghe liste d'attesa, le profonde diseguaglianze territoriali, l'eccessivo affollamento nei pronto soccorso, la mancanza di personale, le strutture ospedaliere insufficienti sono già una realtà che fa a pugni con la grande professionalità del personale. Da anni -ricordano i due sindacalisti - Cgil e Uil chiedono maggori risorse e un piano straordinario di stabilizzazioni e assunzioni."