Modica, confronto tra sindaca e negozianti: il centro storico sia di nuovo "salotto" della città
E’ stato il primo appuntamento ufficiale della sindaca, Maria Monisteri, dopo la votazione in Consiglio del dissesto finanziario del Comune di Modica. E l’argomento, sollecitato dalla Cna che ha ospitato nella sede di Corso Umberto il confronto con molti commercianti modicani (infelice il luogo scelto per i pochi spazi a disposizione) su un tema di grande attualità: come far rivivere il centro storico e non farlo diventare una sorta di deserto con tante oasi di sole attività di ristorazione. Un trend favorito dal generoso rilascio di licenze e, soprattutto, dalla mancanza di un piano commerciale degno di questo nome. Senza sminuire l’importanza dei confronti come quello di lunedì sera tra amministratori e commercianti, sarebbe necessario affidare a professionisti del settore la redazione di un piano commerciale che tenga conto della conformazione urbanistica di Modica, dell’offerta turistica e ricettiva, di una regolamentazione della viabilità, della necessità di calmierare il costo degli affitti, una delle principali cause – anche se non la sola – della migrazione di troppi negozi verso il Polo commerciale. Una zona, quella della ex statale 115, di grande pregio ma che viene indicata come la causa prima dell’agonia del centro storico. Sono considerazioni che hanno trovato ospitalità nel confronto di lunedì sera che ha avuto qualche momento di tensione quando è stato sollevato il problema dei troppi negozi etnici che si sono insediati lungo il Corso Umberto.
Tutti gli operatori commerciali, comunque, hanno evidenziato la necessità di regole e di piani strategici per il commercio. In questo caso basterebbe prendere esempio da quanto è stato fatto in altre realtà simili a quella di Modica per mettere ordine nel centro storico e farlo rivivere come il “salotto” di qualche anno fa.
Il confronto di lunedì – più di tre ore – va considerato come una prima “agenda” sulla quale bisogna lavorare da subito.
La Cna territoriale era rappresentata dal presidente Giuseppe Santocono e dal segretario Carmelo Caccamo. Accanto alla sindaca, gli assessori Tino Antoci allo Sviluppo economico, e Saro Viola, alle Società partecipate.
La prima questione sottoposta all’attenzione della sindaca ha riguardato il nodo microcriminalità che, dallo scorso agosto, tra alterne vicende, caratterizza in negativo l’immagine della parte più nobile della città. E’ stato chiesto al sindaco di farsi portavoce con il prefetto e con il questore rispetto al riproporsi di episodi che determinano un vero e proprio spauracchio per chi intende godere della tranquillità della città: fenomeni isolati che, però, possono risultare molto fastidiosi, anche a livello d’immagine. Ecco perché è stato chiesto alla prima cittadina di valutare la possibilità di richiedere la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza a Modica così da garantire un segnale alla comunità, ferma restando la necessità di potere contare su un numero maggiore di pattuglie.
Sollecitata una mappatura dei locali vuoti di proprietà del Comune cosicché gli stessi possano essere messi a disposizione dei giovani imprenditori.
E’ stata evidenziata la necessità di una maggiore informazione rispetto agli aspetti legati al turismo, all’utilizzo dei bus navetta, alla localizzazione dei parcheggi. Anche la gestione dei rifiuti diventa un problema se la raccolta viene effettuata in una fascia d’orario che rischia di intaccare il mondo della ristorazione.
E poi ancora la mobilità sostenibile in primo piano. Anche da questo punto di vista è stata denunciata scarsa informazione tra le imprese stesse. Riguardo al nodo viabilità, Monisteri si è detta disponibile a valutare le opzioni in via di sperimentazione sulla chiusura o meno del corso Umberto oltre che sulla necessità di potenziare i servizi pubblici necessari, lavorando alla redazione di un Qr code da cui potere scaricare tutti gli eventi. E’ emerso che tra le iniziative che organizza il Comune e le singole aziende non esiste alcuna integrazione quando, invece, mettere in evidenza alcuni eventi sul fronte della destagionalizzazione, significherebbe senza mezzi termini puntare su un incremento delle presenze.
Altro spunto è stato quello di capire come far funzionare il consorzio turistico che introita la tassa di soggiorno, cercando di capire nel dettaglio come spendere le somme incassate.
Un focus a parte sarà fatto su via Grimaldi, una delle arterie più belle e suggestive del centro, per cercare di sanare il problema della coesistenza tra le attività notturne e i residenti. Ulteriori valutazioni pure sui distributori h24, rispetto a cui è stata chiesta una maggiore regolamentazione per evitare che diventino bivacco per una serie di soggetti che rimangono sul posto senza fare nulla, creando schiamazzi.
La Cna ha sottoposto al sindaco una proposta operativa, quella della predisposizione di uno studio, una mappatura specifica diretta, con l’ausilio degli intervenuti, volta a comprendere e a mappare quanti locali ci sono, quali sono le loro esigenze, quali i locali sfitti, le criticità maggiori in ordine agli affitti. Proposte concrete – afferma una nota della Cna di Modica - inserite all’interno di un Piano strategico per Modica bassa e Modica Alta da cui emerge la voglia di ripartire. Ci sono, secondo noi, tutti gli elementi per portare avanti un buon lavoro”.
NELLA FOTO, da sinistra: Santocono, la sindaca Monisteri, Caccamo