Colpo al clan Giuliano di Pachino, sequestro di beni per un milione a 'Marcottu'
La Direzione Investigativa Antimafia, in seguito a mirate indagini personali e patrimoniali, ha posto i sigilli ad un complesso imprenditoriale e patrimoniale di origine mafiosa. Eseguito il decreto di sequestro di beni nei confronti di Giuseppe Vizzini, detto 'Marcottu' e di altre tre persone a questi vicini, così colpendo nuovamente ed a distanza di poco l'organizzazione criminale di stampo mafioso denominata "Clan GIuliano", operante principalmente nel comprensorio territoriale di Pachino e Portopalo di Capo Passero, consorteria criminale storicamente legata al clan "Cappello" di Catania.
Vizzini, come emerso nel corso dell'operazione di polizia denominata "Araba Fenice", risulta essere il braccio destro del boss Salvatore Giuliano, nonché il suo socio in affari, con riferimento alle vicende che hanno interessato la società Agricola La Fenice Srl. Eventi, che sono costati a Vizzini, la condanna, in primo grado, a 18 anni e 6 mesi di reclusione.
Giuseppe Vizzini (detto Peppe Marcuotto), nonostante i problemi giudiziari, venne eletto al consiglio comunale di Pachino il 30 novembre del 1997 (poi arrestato durante il mandato) e poi venne rieletto l’11 giugno del 2006. Mentre nelle elezioni del 2009 appoggiò un consigliere comunale che risultò fra i più votati in città.
Nel corso delle ultime elezioni (quelle del 2014) ha appoggiato il candidato sindaco Andrea Ferrara, battuto al ballottaggio da Roberto Bruno.
Il Decreto di Sequestro eseguito dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia, ha permesso di porre i sigilli a un'impresa individuale e l'insieme dei beni aziendali e strumentali, 3 auto, 1 bene immobile (fabbricato), nonché rapporti bancari e postali di valore non inferiore ad euro 1.000,00, per un valore complessivo presunto di circa 1.000.000,00 euro.