Oltre cento aziende in provincia di Ragusa per trasformare il latte in prodotti di eccellenza
“Internazionalizzazione, concentrazione dell’offerta e sbocchi verso nuovi mercati”. Questo il tema dell’interessante convegno promosso a Ragusa dal Corfilac in collaborazione con Confcooperative Sicilia. L'evento, ospitato nella sede dell’assessorato comunale allo Sviluppo economico, nella zona artigianale di Mugno, ha visto il confronto tra esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori economici, che hanno avuto modo di discutere le linee guida di strategie innovative per la valorizzazione e la promozione delle produzioni casearie tradizionali siciliane nei mercati nazionali ed internazionali. Molto interessante l’intervento di Nisio Paganin, presidente caseifici Gran Terre leader nella produzione e commercializzazione dei grandi formaggi stagionati italiani (Grana Padano, Asiago, Dop del Parmigiano reggiano), che ha raccontato la propria esperienza come testimonianza per un modello da cui prendere spunto per gli ambiti territoriali iblei e siciliani. Il presidente regionale Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, che ha messo in rilievo la valenza del confronto spiegando come il comparto lattiero caseario rappresenti non solo la storia e la cultura del nostro territorio, ma anche una leva strategica per la crescita economica. “Il settore lattiero-caseario in provincia di Ragusa – ha detto il presidente territoriale Confcooperative Ragusa, Luca Campisi – ha una lunga tradizione e continua a essere uno dei pilastri dell’agroalimentare siciliano. Abbiamo una rete di più di 100 aziende casearie e cooperative che trasformano questa materia prima in prodotti d’eccellenza, primo fra tutti il Ragusano Dop".