Acate, è morto Vincenzo Azzara: ultimo biciclettaio col sogno del suo piano del traffico
Vincenzo Azzara, l’ultimo biciclettaio di Acate, poi anche riparatore di motocicli, è deceduto a soli 6 mesi del suo centesimo compleanno. I funerali sono stati celebrati nella chiesa Madre da don Salvatore Frasca e al termine del rito la locale banda musicale ha accompagnato il feretro al cimitero, sostando davanti al circolo dei Combattenti e a quello Agricolo di cui per tanti anni è stato socio.
Vincenzo Azzara, artigiano geniale e appassionato di musica, se n’è andato con il sogno di disciplinare la viabilità in paese, spesso caotica, presentando un suo “piano” che avrebbe risolto di colpo i problemi della circolazione nel centro cittadino.
Lo presentò agli ex sindaci Masaracchio, Battaglia (che lasciata la carica fu anche comandante dei vigili urbani) e Caruso, ma non se ne fece niente.
Spiegava fino a qualche tempo fa: "Da molti anni lotto per ottenere una circolazione ideale che elimini i doppi sensi di marcia e gli ingorghi che si verificano ai Quattro Canti. Con la mia proposta si ridurrebbe sempre il traffico del 75% e non solo al momento del divieto pomeridiano. Purtroppo nessuno mi ha mai voluto ascoltare, operando nel frattempo ripetute ed inutili modifiche alla circolazione. La mappa dovrebbe ancora trovarsi nell'Ufficio della Polizia Municipale. Non ho lasciato nulla al caso e le modifiche alla segnaletica comporteranno costi irrisori per benefici non indifferenti".
Molto attivo anche nell’associazionismo locale, Azzara aveva creato da una “costola” dell’Associazione Combattenti e Reduci, nella sede di via Marsala, il Circolo ricreativo “Amici delle Forze Armate”, diventandone il coordinatore. Ne facevano parte come soci onorari tutti gli iscritti all’ANCR, circa duecento. Lo scopo dichiarato, in attesa di eleggere il nuovo responsabile del sodalizio, era quello di assicurare il ricambio generazionale.