Hamas: "Scambiate liste di ostaggi e prigionieri con Israele, c’è ottimismo"
Scambio di liste di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele. Queste le ultime notizie che arrivano oggi mercoledì 8 ottobre sui negoziati che si svolgono in Egitto. "Liste di prigionieri per i quali viene richiesto lo scambio, basate su criteri e numeri concordati, sono state scambiate" tra le parti, ha affermato l'esponente di Hamas Taher Nunu.
Secondo quanto reso noto da Nunu - scrive il Times of Israel - i colloqui sono incentrati sui meccanismi per mettere fine alla guerra e per il ritiro delle forze israeliane: "I mediatori stanno facendo grandi sforzi per rimuovere ogni ostacolo all'attuazione di un cessate il fuoco e c'è uno spirito di ottimismo in tutti".
Oggi a Sharm el Sheick sono arrivati l'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero e consigliere per il Medio Oriente, Jared Kushner per partecipare ai colloqui. Witkoff e Kushner sono stati gli ideatori del piano in 20 punti di Trump, che prevede, tra le altre condizioni, un ritiro graduale di Israele e il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore dall'inizio di una tregua.
Prima di partire i due hanno incontrato il presidente Donald Trump il quale ieri ha dichiarato che esiste una "reale possibilità" di un accordo di pace a Gaza. "C'è una reale possibilità che possiamo fare qualcosa", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale parlando insieme al primo ministro canadese Mark Carney.
Fonti palestinesi: "Colloqui vanno bene, verso accordo prima fase in un giorno o due"
Procedono, intanto, in modo positivo i negoziati indiretti tra Israele e Hamas in Egitto e si va verso un accordo su alcuni punti entro un giorno o due. E' quanto ha affermato una fonte palestinese informata sugli sviluppi in dichiarazioni al Times of Israel. Secondo la fonte, i colloqui sarebbero incentrati sul rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi e anche su un ritiro parziale delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. La questione del disarmo di Hamas e dell'amministrazione di Gaza nel dopoguerra dovranno, stando alla fonte, essere affrontare in altri round di colloqui.
Media: "Hamas chiede i corpi di Yahya e Muhammad Sinwar"
Hamas, secondo il Wall Street Journal che cita mediatori arabi, avrebbe chiesto la restituzione dei corpi di Yahya Sinwar, l'ideatore dell'attacco del 7 ottobre, e di suo fratello Muhammad, anch'egli eliminato dopo aver assunto il ruolo di leader dell'organizzazione nella Striscia di Gaza. Secondo quanto ha detto il principale negoziatore del gruppo islamista, Khalil El-Hayya, Hamas "vuole garanzie dal presidente Donald Trump e dai Paesi sponsor che la guerra finirà una volta per tutte". "Non ci fidiamo dell'occupazione, nemmeno per un secondo", ha dichiarato al media egiziano Al-Qahera News, riferendosi a Israele. "L'occupazione israeliana nel corso della storia non mantiene le sue promesse, e lo abbiamo sperimentato due volte in questa guerra. Pertanto, vogliamo garanzie reali", ha continuato, accusando Israele di aver violato due cessate il fuoco nella guerra in corso.


















