Agricoltura e pesca, disastri a Pachino e Portopalo dopo il maltempo
Il 50 per cento della produzione agricola di Pachino e Portopalo è a rischio dopo l'ondata di maltempo del week end. Le forti raffiche di vento che hanno distrutto impianti in serre e tunnel, tonnellate di plastica sono state strappate. In numerosi magazzini per la logistica sono stati distrutti i depositi per gli imballi con danni per centinaia di migliaia di euro. Se prima le cose andavano male a causa di una spietata concorrenza estera, adesso le condizioni climatiche hanno provocato un vero e proprio disastro al già martoriato comparto agricolo di Pachino dove i produttori chiedono al governo regionale lo stato di calamità. Non sono andate meglio le cose nella vicina Portopalo, dove il Moto pesca d'altura Ghibli ha rotto gli ormeggi e si è arenato in balia della furia del vento, un colpo la cuore per cinque famiglie e per la marineria di Portopalo, lo sgomento e la preoccupazione del sindaco di Portopalo Gaetano Montoneri. Nella giornata di ieri il comparto agricolo di Pachino e Portopalo così come la marineria di Portopalo hanno ricevuto l'immediata visita dell'assessore Regionale All'agricoltura e Pesca Edy Bandiera, accompagnato dal commissario di Forza Italia a Pachino Alessandro Runza e dal sindaco di Portopalo Gaetano Montoneri. L'assessore Bandiera ha effettuato una ricognizione nelle aziende colpite per valutare l'entità dei danni e mostrare la sua vicinanza ai produttori dell'area sud est ."Abbiamo preso coscienza - afferma il Commissario per Forza Italia a Pachino Alessandro Runza - del disastro che si è verificato al seguito di questa terribile tempesta e l' assessore Bandiera, ha potuto verificare di persona l'entità dei danni. Ci tenevo a precisare che dopo la gelata, questo è un altro drammatico evento che ha messo in ginocchio l'intero comparto agricolo: è importante segnalare tempestivamente i danni subiti all'ispettorato agrario che a sua volta provvederà ad inviare tecnici e periti per valutare l'entità dei danni subiti. Mi auguro per i produttori tutti che la dichiarazione dello stato di calamità possa sortire gli effetti desiderati con risarcimenti immediati".
Giuseppe Campisi