Pesca facile a Pachino dopo la rottura delle gabbie di "Acqua Azzurra"
Finalmente la quiete dopo la tempesta, sembra un lontano ricordo quella maledetta domenica dello scorso 24 febbraio, quando il vento a cento chilometri orari ha messo in ginocchio l'intero comparto agricolo di Pachino con danni al 60% della produzione. Non sono andate meglio le cose nel settore dell'acquacoltura dove le forti mareggiate e le raffiche del vento hanno letteralmente distrutto le gabbie dislocate in mare contenenti i pesci per la commercializzazione. Risultato? Danni per milioni di euro e nell'ultimo week end con le condizioni meteo in netto miglioramento un esercito di pescatori ha deciso di invadere pacificamente le spiagge del litorale sulla Marzamemi-Portopalo armati di canne da pesca per pescare quei pesci fuoriusciti dalle gabbie. In tanti con le loro imbarcazioni si trovano in mare per pescare orate, spigole in quantità industriali per rivenderle nel mercato. La situazione ha costretto i dirigenti del vivaio Acqua Azzurra ad effettuare tagli al personale, uno dei primi provvedimenti da prendere nell'immediato e con questo passo in futuro l'intera azienda secondo indiscrezioni potrebbe chiudere i battenti. Il danno subito a causa delle condizioni meteo avverse non è da sottovalutare, non è la prima volta che succede e la preoccupazione è sempre quella: Chi ne piange le conseguenze sono sempre e comunque i dipendenti.
Giuseppe Campisi