Strage di Bologna, Pg chiede di indagare Bellini: testimoniò al processo Stato - mafia
La procura generale di Bologna ha chiesto la revoca del proscioglimento disposto nei primi anni '80 nei confronti di Paolo Bellini, per iscriverlo nel registro degli indagati con l'accusa di concorso nella strage del 2 agosto. Bellini, ex militante dell'estrema destra, testimoniò come collaboratore di giustizia al processo sulla trattativa Stato-Mafia di Palermo del 1992. I magistrati chiedono al gip Francesca Zavaglia, il prossimo 28 maggio, di disporre nei suoi confronti il proscioglimento decretato all'epoca.
Per il 28 maggio è stata dunque fissata un'udienza in camera di consiglio davanti al Gip, a seguito della richiesta della Procura generale (nel procedimento contro ignoti sui mandanti) di revocare il proscioglimento disposto dal Tribunale bolognese per Bellini, il 28 aprile 1992, in relazione alla Strage della stazione che provocò 85 morti e 200 feriti. Bellini, 66 anni, originario di Reggio Emilia risulta assistito in questo procedimento dall'avvocato Fausto Bruzzese. Personaggio misterioso, di lui si occupa il volume dal titolo 'La Primula Nera. Paolo Bellini, il protagonista occulto di trent'anni di misteri italiani', di Giovanni Vignali. La richiesta di revocare la sentenza è un ulteriore passo avanti nell'inchiesta che la Procura generale ha avocato a sé sui mandanti e finanziatori dell'attentato, il tutto mentre prosegue davanti al tribunale il processo a Gilberto Cavallini, ex Nar accusato di essere il 'quarto uomo'. Di aver dato, cioè, un supporto logistico a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, i Nar condannati in via definitiva. Nei giorni scorsi proprio dal dibattimento era emerso che la Procura generale ha indagato per depistaggio l'ex generale Quintino Spella, all'epoca responsabile Sisde a Padova.