La cultura a Siracusa secondo Granata: "Il Teatro? Dialoghiamo con l'Inda"
Soddisfatto e orgoglioso per la riuscita della mostra “Ciclopica” Fabio Granata, assessore alle Attività Culturali del comune di Siracusa pensa in grande. “ Questa appena inaugurata- dice- è una mostra straordinaria, tra le più importanti mai organizzate in Sicilia e resa possibile dalla collaborazione tra l’assessorato alla cultura e Sicilia Musei”.
Un’operazione di rilancio per Siracusa, quindi…
“Questa è la prima di tre mostre di grande rilievo che si susseguiranno l’una con l’altra. Ad Aprile sarà la volta della “Crocifissione di Sant’Andrea” di Caravaggio esposto nei locali della Soprintendenza di piazza Duomo, mostra che andrà avanti fino a dicembre. Un’offerta espositiva e culturale inedita di grande livello legata anche alla stagione della Fondazione Inda e a tutti gli spettacoli che via via stiamo pianificando e programmando. Un arricchimento innanzitutto per la cittadinanza”.
Ha accennato al ruolo della Fondazione Inda: parliamo della stagione teatrale…
“A Roma il 2 aprile presenteremo con la Fondazione una stagione importante, grazie all’azione sapiente del nuovo Soprintendente Antonio Calbi, una stagione che non ha soltanto dei registi di primissimo piano e un filo conduttore, quello delle donne e la guerra creato in maniera magistrale dal Soprintendente e dal Consiglio di Amministrazione che ringraziamo, ma una serie di spettacoli collaterali di primissimo livello, basti pensare al concerto di Ludovico Einaudi per passare a Vinicio Capossela e finire a Zingaretti che leggerà Tomasi di Lampedusa… si tratta di un vero Festival che va oltre la già straordinaria stagione che coinvolge le migliaia di viaggiatori che usufruiscono dell’offerta turistica di questa città”.
Quali saranno, invece, le sorti del teatro comunale?
"Stiamo dialogando con la Fondazione inda. Sono personalmente convinto che una città dove da più di cento anni esiste una storia teatrale antica e nobile come quella dell’Inda, la gestione di questo teatro non può prescindere dalla stessa; vedremo in quali forme, di certo il cuore del progetto culturale sarà legato fortemente alla presenza di questa grande istituzione culturale di cui, peraltro, è presidente il sindaco di Siracusa. Sabato termineremo il calendario “Variazioni sul mito” con lo spettacolo di Salvo Piparo e successivamente ci metteremo a lavoro per assicurare una gestione pubblica e all’altezza della tradizione teatrale di questa città”.
Qualche giorno fa la conferenza dei sindaci dei tredici comuni Unesco a Noto.
“La conferenza ha sancito un ulteriore passo in avanti della mia antica fruizione sul Sud Est, che adesso è una realtà: tredici comuni che appartengono a tre siti Unesco, Siracusa e le necropoli di Pantalica, Val di Noto e villa romana del Casale che insieme sono presenti in tutte le fiere internazionali e che adesso presentano un unico progetto attraverso la legge 77 del 2006 finanziata in gran parte dal ministero per i beni e attività culturali e in parte dall’assessorato regionali ai Beni Culturali. Grazie a questi finaziamenti creeremo le condizioni per rivedere tutti e tre i piani di gestione dei siti Unesco ma allo stesso tempo faremo partire una programmazione integrata tra queste realtà, proprio nella logica di quella intuizione del Distretto del Sud Est per cui il viaggiatore che viene a Siracusa poi andrà a Noto, a Modica, a Caltagirone, passerà da Catania e in tutti quanti questi grandi siti. Questo creerà ricchezza per il territorio, consapevolezza culturale e cittadinanza attiva, ognuno deve avere la percezione di appartenere a quella che Cesare Brandi definì “il più grande paesaggio culturale al mondo”.
Dopo la tragica scomparsa dell’Assessore Tusa il parco archeologico di Siracusa sembra in stand by…
“Nota dolorosa questa: Sebastiano Tusa aveva convocato il consiglio regionale dei beni culturali per il venerdì successivo alla tragedia che lo ha investito e certamente avrebbe istituito il parco. Al di là delle parole di circostanza sulla sua eredità, dobbiamo essere tutti all’altezza di quel lascito e istituire il parco. In caso contrario il Comune farà dei passi, come ho già annunciato, per avere l’immediata riapertura del Castello Eurialo, del Ginnasio Romano e del tempio di Zeus Olimpico, ma si tratterebbe di progetti a termine. La vera questione centrale per lo sviluppo economico e turistico della città è l’istituzione immediata del parco archeologico”.
Anita Crispino