Omicidio a Palermo, indagato non risponde al Gip
Pietro Seggio, gestore della pizzeria Antico Borgo, accusato di aver ucciso lo scorso 17 marzo Francesco Manzella, si è avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo. "Seggio - spiega l'avvocato Giovanni Castronovo - non ha risposto alle domande del giudice anche per le condizioni di salute precarie che non lo rendono lucido e sereno per poter rispondere alle domande sia del gip che dei pm". I sostituti Giulia Beux e Giovanni Antoci hanno chiesto la convalida del fermo e l'applicazione della custodia cautelare in carcere sulla base delle intercettazioni registrate nella sala d'attesa della Squadra mobile e dalle dichiarazioni rese dai soggetti sentiti dagli agenti. L'avvocato Castronovo ha chiesto di non convalidare il fermo per assenza della flagranza o quasi flagranza, di non applicare alcuna misura cautelare o, in subordine, quella degli arresti domiciliari anche con il braccialetto elettronico, in considerazione delle ragioni di salute precarie del suo cliente. La difesa preliminarmente aveva eccepito la inutilizzabilità delle intercettazioni per assenza del decreto autorizzativo, la inutilizzabilità delle sommarie informazioni di tutti i familiari dell'indagato perché non sono stati avvisati che, in qualità di parenti, potevano avvalersi della facoltà di non rispondere; così come le dichiarazioni rese dall'indagato assunte in assenza della presenza del difensore. Il gip Filippo Serio si è riservato e nelle prossime ore emetterà il suo provvedimento.