La Cgil accusa: "La Sanità nelle mani di fidati", l' ira di Razza
"Se la Sicilia vive il momento più tragico della sua storia, forse piuttosto che la fiducia e la speranza, come ha detto il presidente Nello Musumeci nel suo messaggio di Pasqua, serve il coraggio di chi governa, che in realtà ci sembra ostaggio di logiche poco chiare che non fanno bene alla Sicilia e ai siciliani". L'ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, nel corso dell'esecutivo del sindacato. Riferendosi ancora alle parole di Musumeci, Pagliaro ha aggiunto: "Altro che aspirina o bisturi, per sistemare questa terra ci vorrebbe un vero cambio di passo da parte di chi pratica la politica da troppo tempo per tirarsi fuori dalle responsabilità. E che invece preferisce mosse come la recente Opa lanciata sulla sanità, tema di cui il presidente ben si intende, - rileva Pagliaro - ovvero sul 60% del bilancio della Regione, mettendo uomini fidati al posto giusto mentre i posti letto si riducono e l'emigrazione sanitaria continua ad essere caratterizzata dai cosiddetti viaggi della speranza che costano un botto alla Sicilia".
"Non so bene il segretario Pagliaro a cosa si riferisca quando parla di sanità e uomini fidati. Un consiglio non richiesto: parli con i suoi dirigenti e scoprirà che la sua opinione risente di un preconcetto ideologico che persino lui dovrebbe provare a superare". Lo dice l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in merito alle dichiarazioni del segretario generale della Cgil, Michele Pagliaro.