Elezioni Europee, Cannata punta sulla bonifica dei siti inquinati e sull'ecosostenibilità
Il sindaco di Avola, Luca Cannata, tocca i punti del suo programma in vista del voto delle Europee. Il primo cittadini corre per un posto al Parlamento di Strasburgo con Fratelli d'Italia. Ultimo tema che l'aspirante eurodeputato tocca, è l'approvazione della legge sull'insegnamento dell'educazione civica in ogni scuola di ordine e grado.
“Per formare buoni cittadini - dice Cannata - si parte dai banchi di scuola con lo studio della Costituzione il recupero del valore della memoria, lo studio dei principi giuridici e di diritto fondamentali, l'affermazione di concetti di pace, l'educazione ambientale, digitale e alimentare, l'approfondimento del funzionamento delle istituzioni”.
Il sindaco avolese aveva firmato la proposta di legge invitando amministratori locali e cittadini a fare altrettanto, chiedendo di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado l’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma, con voto indipendente. Per questo Luca Cannata, consigliere nazionale Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di cui è vicepresidente regionale vicario, si dice soddisfatto per l’approvazione in Parlamento della legge che introduce l’educazione civica come materia curriculare nella scuola primaria e secondaria.
Cannata entrando in temi che riguardano l'impatto ambientale, non dimentica la questione del quadrilatero della morte Siracusa - Priolo - Melilli e Augusta, dove insiste uno dei più importanti poli petrolchimici d' Europa.
"Mio nonno Giovanni era un operaio della Montedison e non si può negare che la zona industriale di Siracusa, Priolo, Augusta e Melilli abbia creato occupazione in questi decenni. L’alto tasso di occupazione e di Pil provinciale delle industrie è uno degli elementi sul quale concentrare i nostri sforzi: non bisogna demonizzare il settore, ma far sì che possa essere portato a un livello alto di eco compatibilità sul territorio anche attraverso gli ammodernamenti dei sistemi di controllo”. Luca Cannata, candidato alle prossime elezioni europee con Fratelli d'Italia, accende i riflettori sulla zona industriale. “Servono maggiori controlli, certo – sottolinea – e puntare su quelle bonifiche di cui si parla da anni ma che troppo spesso restano al palo. Anzi, di cui si parla agendo soltanto con tempi elefantiaci”.
“C'è un patto di responsabilità sociale, inoltre, promosso nel gennaio 2018 con 52 soggetti firmatari animati da uno scopo comune – ricorda Cannata - creare in provincia di Siracusa la coesione sociale e invertire la tendenza alla decrescita economica e sociale del territorio, che al momento occupa uno degli ultimi posti in Italia quando si parla di sviluppo ma che dovrebbe attrarre nuovi investimenti”.
Dal 3 maggio e fino al 2 luglio 2019, inoltre, gli imprenditori che intendono investire nell'area di crisi industriale non complessa della Regione Siciliana, potranno richiedere i finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione. Le iniziative imprenditoriali finanziabili devono prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e programmi occupazionali finalizzati ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto dell’intervento. Le iniziative devono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a 1,5 milioni euro. I territori interessati sono quelli compresi nei comuni di Agrigento, Alcamo, Bivona, Brolo, Cammarata, Campobello di Licata, Capo d’Orlando, Catania, Enna, Giarre, Grammichele, Ispica, Lentini, Leonforte, Lercara Friddi, Messina, Milazzo, Mistretta, Mussomeli, Naro, Noto, Palermo, Partinico, Paternò, Patti, Petralia Sottana, Ragusa, Salemi, Sant'Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Scordia, Siracusa e Trapani. “Un corretto sviluppo industriale - conclude Cannata - vuol dire aiutare i territori a perseguire politiche di crescita. L'Unione europea nella sua complessità non può stare a guardare ma deve rendersi protagonista con regole chiare e snelle così da consentire a territori e imprenditori di poter essere i veri protagonisti”.