Alta tensione nel governo sulla sicurezza e sul 'caso Siri', Salvini insiste sulla castrazione chimica
Resta alta la tensione nel governo sulla scia della vicenda Siri e con un nuovo fronte aperto sulla sicurezza con Di Maio che, a partire dall'episodio di Napoli, chiede 'più uomini e più controllo sul territorio'. Mentre il vicepremier Matteo Salvini rilancia la proposta leghista sulla castrazione chimica. Il Carroccio sta raccogliendo le firme nelle piazze italiane e il ministro dell'Interno assicura: 'Andremo avanti finche non sarà legge'. 'Il 60% degli italiani è favorevole', dice in un tweet. E' pure polemica tra Salvini e la ministra della Difesa Trenta. 'Non è informata e non approfondisce: preferisce polemizzare col ministro Salvini e criticare servitori dello Stato come il generale Riccò. Il ministro della Difesa faccia il ministro. Le Forze Armate italiane meritano molto di più'. Così fonti del Viminale a proposito del tweet rimosso dalla Difesa su un intervento di soccorso della Marina a pescherecci italiani presi di mira dai libici, poi smentito. "Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l'istituzione, usata a fini elettorali", è la dura replica del ministero della Trenta. Di Maio: superata linea rossa. Il figlio minore di Roberto Maroni è candidato nella lista civica che sostiene il sindaco uscente del Pd di Lozza, nel Varesotto.